I torturatori di Giulio Regeni possono essere giudicati, la Corte Costituzionale accoglie l’eccezione del gup di Roma

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Il processo sul sequestro, le torture e la morte di Giulio Regeni si dovrà tenere. Lo ha deciso la Corte costituzionale che ha dichiarato “anticostituzionale” la norma che ha permesso, fino a questo momento, ai quattro imputati egiziani di sottrarsi al processo non comunicando i loro indirizzi. In questa maniera non era possibile notificare gli atti e, dunque, avevano stabilito la Corte di Assise di Roma e la Cassazione il processo non poteva cominciare. Il giudizio arriva su eccezione del gup del Tribunale di Roma.
Accolta dunque la tesi della famiglia Regeni e dell’avvocato Alessandra Ballerini che in questi mesi non hanno mai smesso di credere nella sistema giudiziario italiano e nella possibilità che i cittadini egiziani potessero sottrarsi alla valutazione della responsabilità penale sulla morte e le torture inflitte a Giulio Regeni .
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