Italia si astiene anche dal ritagliarsi un ruolo diplomatico nel conflitto israelo-palestinese

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L’Italia si è astenuta sulla risoluzione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite che ha riconosciuto la Palestina come qualificata a diventare membro a pieno titolo dell’Onu. Il voto sancisce l’allineamento di Roma alla posizione di Washington favorevole alla formula “due popoli due stati” ma da raggiungersi con negoziati diretti tra le parti. Insieme all’Italia si sono astenute anche Germania ed Inghilterra, a favore invece hanno votato Francia e Spagna, contro Ungheria e Cechia. L’Europa è ancora una volta spaccata al suo interno mentre altri membri dell’Ue annunciano la disponibilità al riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese. L’apertura dell’Onu alla Palestina è stata approvata a larghissima maggioranza. L’astensione relega l’Italia alla irrilevanza politica. Una occasione così importante Giulio Andreotti o Bettino Craxi non se la sarebbero fatta sfuggire per rilanciare il ruolo diplomatico dell’Italia in una fase così delicata che richiede la necessità di coordinare gli sforzi per arrivare alle trattative di pace. Ma questa è un’altra storia.


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