I tifosi dell’Hellas interrompono il minuto di silenzio per Giorgio Napolitano. La curva più nera d’Italia

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I tifosi dell’Hellas si sono distinti anche questa volta: prima del fischio d’inizio di Milan-Hellas Verona si sono resi protagonisti di un bruttissimo gesto interrompendo il minuto di silenzio dedicato a Giorgio Napolitano e Giovanni Lodetti, entrambi scomparsi ieri. Tutto San Siro ha risposto prima con dei fischi, e poi con un grande applauso a cui si sono uniti anche i calciatori presenti in campo. L’anima nera e feroce dei tifosi di Verona è stata più volte descritta dal giornalista Paolo Berizzi, finito sotto scorta proprio per il suo dettagliato lavoro d’inchiesta sul rapporto tra le curve, il razzismo, l’intolleranza e la violenza bieca, con coperture politiche evidentissime. Gli ultrà neonazisti dell’Hellas Verona sono gli stessi che hanno intonato cori pro Hitler e invocato la tolleranza zero contro i tossicodipendenti ma poi un’inchiesta ha scoperto un giro di spaccio il bar da loro frequentato. Ma forse l’azione più assurda, come ricordato sempre da Berizzi, l’hanno posta in essere dopo la peggiore tragedia dell’immigrazione degli ultimi cinquant’anni in Italia, con 368 eritrei, tra uomini, donne e bambini, morti al largo di Lampedusa. Era l’alba del 3 ottobre 2013 e tre giorni dopo i 3mila ultrà dell’Hellas Verona in trasferta a Bologna, durante il minuto di raccoglimento per le vittime eritree in fuga dalla dittatura di Isaias Afewerki intonarono il macabro “inno” nazista.

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