Ferito il presidente dell’Unione Sikh in un attentato, grave suo genero e altri membri dell’associazione

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Una banda armata di circa quaranta individui ha aggredito il presidente dell’Unione Sikh Italia che è stato ferito. Suo genero, intervenuto in sua difesa, è stato accoltellato ed è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Udine. Altri esponenti di Unione Sikh Italia e della dirigenza del tempio Sikh di Pasiano hanno riportato ferite e contusioni a seguito delle percosse subite.

“Si è trattato di un attacco premeditato, volto a impaurirci” ha commentato in un comunicato ufficiale la dirigenza dell’Unione Sikh Italia, l’organizzazione che con i suoi oltre sessanta centri sparsi sul territorio nazionale si propone come la più rappresentativa del sikhismo in Italia che ha iniziato il percorso per il riconoscimento giuridico attraverso le Intese con lo Stato italiano.

L’aggressione segue mesi di minacce e un attentato incendiario che nei giorni scorsi aveva provocato ingenti danni materiali.

Di fronte a questi gravissimi episodi la Questura di Pordenone non sembra avere adottato alcuna misura nei confronti delle persone responsabili delle minacce, pure denunciate alle forze dell’ordine, preferendo impegnarsi in una strategia di mediazione che non considera il fatto che vi è una comunità aggredita e un gruppo di aggressori e che non ha prodotto alcun risultato se non legittimare questi ultimi.

L’Unione Sikh Italia, mantenendosi coerente nella sua linea di rispetto per le istituzioni e di convinta adesione alle regole della democrazia, denuncia l’accaduto e chiede il sostegno delle autorità civili, delle comunità religiose e delle associazioni laiche che lavorano per l’integrazione, l’inclusione sociale e il dialogo interreligioso e interculturale.

Al tempo stesso denuncia i fatti di Pasiano con il timore, ormai più che fondato, che simili azioni possano ripetersi in altri centri Sikh e invita i loro responsabili alla massima vigilanza e a denunciare prontamente e senza indugio alle Autorità episodi, anche secondari, di violenza e minacce a esponenti dei centri aderenti all’Unione Sikh Italia.

Maggiori informazioni su www.unionesikh.it


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