Per ora il Vate in cartoon. Poi a chi toccherà? 

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Certo è che il nuovo direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, ha un modo del tutto originale e personale di rileggere la storia. Definire, come riporta l’ADN Kronos, ‘L’impresa di Fiume’ voluta da Gabriele D’Annunzio, come “una delle più grandi epopee libertarie non solo d’Italia, ma d’Europa” è quanto meno avventato, viste le modalità tutte militari e in contrasto con gli accordi internazionali siglati dall’Italia alla fine del primo conflitto mondiale – non a caso definito ‘L’inutile strage’ -. Non lo dice, perché forse non se la sente, ma quell’impresa, nella sua impostazione, corrisponde esattamente all’idea di ‘Patria’ che la destra sta riproponendo. Chiudere o riprendere i confini, anche ricorrendo all’uso delle armi.
Ora che il Duce fosse invidioso e infastidito dal Vate forse non entrerà mai nel racconto che ne sarà fatto per conto della Rai; così come si sa che era infastidito dalla notorietà, dalla fama e forse dalle tante amanti di D’Annunzio; che dal Vate nacque la prima vera ondata di forte nazionalismo; che il fascismo degli inizi fece riferimento al Vate prima ancora che al Duce, forse tutto questo non sarà raccontato ai piccoli ai quali sarà destinato il cartone animato.
Forse saranno anche negate le innumerevoli immagini dell’Istituto Luce che rappresentano i due – a modo loro – Dioscuri nell’esacerbata esposizione di mascelle e posture autoritarie.
Quel che preoccupa è quale contenuto del tutto acritico sarà destinato ai piccoli utenti, vista la sconfinata ammirazione che Rossi dichiara per D’Annunzio. E infine, dove si fermerà la ricostruzione storica dell’Impresa di Fiume, visto che per come l’ha intesa Rossi, si trattò di un’epopea memorabile alla quale, guarda caso, pose fine il legittimo governo italiano nel 1920, prima che il Fascismo si impadronisse dell’Italia.
Se queste sono le premesse, il disperato tentativo di riscrivere la storia d’Italia non lascerà intentata nessuna strada. Se si comincia con il Vate raccontato nei cartoni animati destinati prevalentemente ai bambini, cosa dobbiamo attenderci dalla prossima fiction destinata gli adulti?


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