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Il 3 aprile, come sempre, saremo in piazzale Clodio a Roma, per rispondere all’appello dei genitori, dei legali, degli amici di Giulio Regeni.
Siamo curiosi di sapere se e come si presenteranno i rappresentanti del Governo, la presidente Meloni e il Ministro Tajani, e se, finalmente, sveleranno in che modo il dittatore Al Sisi intenda collaborare con le nostre autorità. Allo stato attuale non vi è traccia di un impegno del regime per identificare e consegnare i quattro imputati, tutti militari, legati al presidente egiziano. Per questo è necessario essere “scorta mediatica” e stare dalla parte di reclama verità e giustizia. Essere dalla loro parte non significa solo solidarizzare con una famiglia, ma con la dignità nazionale e con la Costituzione che, in queste ore, ha ricevuto oltraggi indecorosi anche da parte di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni democratiche. Un grazie, infine, anche alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, all’Ordine dei Giornalisti, all’Usigrai, a NoBavaglio, al Premio Morrione e a quanti, anche domani, saranno la scorta mediatica e impediranno che tradimenti, depistaggi, oblio, cancellino le tracce del sequestro e dell’assassinio di Giulio.
