Cambiano i nomi, ma non si spegne la fiamma del duce

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La Repubblica nasce sotto il segno della Costituzione, ascendente fascismo. Il 1 gennaio 1948, entra in vigora la Carta d’identità dell’Italia, che si ridefinisce come una laboriosa comunità antifascista, intenta a progredire nella giustizia, solidarietà e uguaglianza. Ma c’è quell’ascendente, la luna nera del fascismo, che ruota sempre attorno alla nostra vita politica sotto spoglie diverse e nostalgie uguali.

Fascismo – Salò – Msi – Alleanza Nazionale – Fratelli d’Italia: cambiano i nomi, ma non si spegne la fiamma del duce, non si recidono le radici profonde del regime. C’è sempre chi onora, ma poi consegna alla storia; chi non rinnega, ma prende le distanze; chi piange per le leggi razziali, ma non vuole riconoscere come italiani i figli di altre ”razze”. Insomma, il compleanno della Costituzione va festeggiato. Ma quella luna nera c’è sempre: sorge, tramonta, ma riappare. E l’alta marea di destra si estende, si ritira, ma non cessa.

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