L’Antartide e il disgelo anomalo dei ghiacci

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Sul nostro pianeta vi sono due poli alle estremità nord e  a sud. Nel estremo sud si trova il continente antartico, un vasto territorio coperto di ghiacci. Il Polo Nord e l’Antartide  hanno un importante compito nell’equilibrio climatico-ambientale del pianeta, visto che ogni variazione della calotta si ripercuote sull’equilibrio termico planetario, sulla circolazione oceanica e atmosferica nonché sul livello del mare. Da alcuni anni le variazioni e il riscaldamento del pianeta stanno causando il disgelo anomalo dei ghiacci. L’estensione dei ghiacci antartici si è invertito nel 2014, con rapidi tassi di diminuzione nel 2014-2017 e continua ancora oggi, hanno ridotto le estensioni di ghiaccio del mare antartico ai valori più bassi dei 40 anni precedenti. Inoltre le anomale variazioni e il riscaldamento globale stanno causando il disgelo dei ghiacci. Ho avuto l’occasione rara di due spedizioni in Antartide, come esploratore e  come reporter per l’ONU E IL Servizio pubblico RAI, per realizzare un reportage scientifico tv, e ho avuto modo di andare  dei diversi tipi habitat.

L’Antartide è ricco di risorse minerarie e idrocarburi, le risorse petrolifere valutate ammontano a circa 40 miliardi di barili. Inoltre, in questo continente ci sono i più grandi giacimenti di carbone e ferro con grandi quantità di nichel, manganese e uranio. Nel continente vivono solo piante e animali che si sono adattati al clima rigido,  pinguini, foche, alcune specie di muschi, di licheni, di funghi e molti tipi di alghe. Le condizioni climatiche e la povertà del suolo sono fattori limitanti per lo sviluppo della vegetazione che risulta costituita quasi esclusivamente da muschi, epatiche e licheni. Le uniche piante angiosperme che crescono in Antartide sono ciuffi erbosi tra le rocce presso il litorale sulla costa occidentale.

Sulla banchisa nell’estate si riproducono il pinguino imperatore, il pinguino di Adelia, il Pygoscelis papua e il Pygoscelis antarcticus. Un’altra trentina di specie di uccelli che si riproducono, come l’albatro reale, gli scua, il petrello delle nevi, il fulmaro antartico, gli ultimi due nidificano nelle parti prive di neve delle montagne dell’interno, spingendosi fino nell’entroterra. Tra le foche sono diffuse le foche di Weddell, le foche cancrivore e la temibile foca leopardo. Nei mesi estivi oltre 100 milioni di uccelli migratori nidificano e si riproducono. Nelle poche aree deglaciate dette oasi, deserto e desolato. Le uniche forme di vita che vi si trovano sono batteri, microorganismi e alcuni invertebrati. La presenza umana varia secondo i mesi , tra le 1 000 (mesi invernali) e le 5 000 (mesi estivi), sono tecnici e ricercatori che risiedono nelle oltre 80 basi o stazioni, l’Italia ha un base permanente. Nel 1986/87 sono nati due bambini nella Villa Las Estrellas, nella stazione cilena Marsh, oggi chiamata Frei.

L’Italia ha una base scientifica Stazione Mario Zucchelli e nel periodo invernale in collaborazione collabora con la base francese (sostegno logistico durante il periodo invernale) (74° S, 164° E) di nome Concordia – (Italia, Francia).Gli animali marini si nutrono del Krill antartico, pesci, balene, foche e leoni marini, di pinguini e di numerosi uccelli marini.Il primo essere umano nato in questo continente è l’argentino Emilio Palma, nato nel 1978 nella colonia argentina di Esperanza.

Risorse naturali. L’Antartide è ricca di risorse minerarie mentre le risorse petrolifere valutate ammontano a circa 40 miliardi di barili. Inoltre, in questo continente ci sono i più grandi giacimenti di carbone e ferro con grandi quantità di nichel, manganese e uranio. Il tutto e regolato in base al Trattato Antartico del 1959, firmato a oggi da 46 Paesi, l’Antartide non appartiene ad alcun Paese, può essere utilizzata esclusivamente per scopi pacifici e sono vietate attività di sfruttamento economico e di tipo militare. Il trattato vieta dunque le attività militari e minerarie, sostiene la ricerca scientifica e protegge le ecozone del continente. Sono in corso esperimenti condotti da più di 4000 scienziati di varie nazionalità e con diversi interessi di ricerca. Sempre in base al trattato sono inoltre sospese tutte le rivendicazioni territoriali dei diversi Paesi: tali rivendicazioni coprono l’intero territorio a eccezione del Territorio non rivendicato da 90° O a 150° O e sono relative ad Argentina, Australia, Cile, Francia, Nuova Zelanda, Norvegia e Regno Unito.

 


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