“La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 1932- 2022”, Gian Piero Brunetta racconta i novant’anni della manifestazione

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Questo libro si propone di raccontare ad un ideale grande pubblico di lettori la storia della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, che quest’anno celebra il novantesimo anniversario, una storia mai raccontata in maniera così ampia”.

Così Giampiero Brunetta, storico e studioso del cinema, presenta il suo bellissimo libro pubblicato da Marsilio in occasione dei novant’anni della Mostra, un doveroso omaggio ad un anniversario importante che nessun’altra manifestazione cinematografica al mondo può vantare: l’appuntamento è nel 2032, per il centenario, che nessuno osi mancare!

Se c’è una cosa, parlando di cinema, che i francesi non vogliono ammettere è che la Mostra di Venezia è molto, ma molto più importante del loro festival di Cannes. Per più di una ragione: la rassegna sulla Croisette è nata alla fine degli anni Quaranta, quando Cannes si stava trasformando dallo sconosciuto villaggio di pescatori delle origini in una località balneare alla moda, come ce ne sono tante sulla Costa Azzurra. La data di fondazione della Mostra di Venezia risale, invece al 1932, l’anno in cui il regime fascista celebrava il decimo anniversario dalla marcia su Roma. Nacque ed è tuttora espressione della Biennale di Venezia, grande vetrina delle maggiori arti: oltre al cinema, l’architettura, scultura, pittura, musica, danza, teatro. Rispetto a Venezia, Cannes può solo vantare una maggiore attività di mercato, e un po’ più di glamour para-hollywoodiano, mentre al Lido prevalgono le arti, la storia, in una parola la cultura.

Particolarmente suggestiva nel libro di Brunetta è la sezione fotografica, che dati i tempi si apre con le immagini delle prime edizioni con gerarchi fascisti in divisa, bandiere con la croce uncinata e perfino Goebbels, ministro della cultura di Hitler, ritratto fra belle donne nella sala grande dell’Excelsior. Ma gli anni passano e fra gli ospiti illustri della Mostra non mancano Winston Churchill con la moglie Clementine e Maria Callas non ancora Onassis, il patriarca di Venezia monsignor Angelo Roncalli che diventerà papa Giovanni XXIII e da quel giorno non potrà più mescolarsi ai divi del cinema richiamati al Lido. Dove dal 1932 in poi accorrerà tutto il cinema mondiale in una ideale passerella che il libro di Brunetta racconta anno per anno, film dopo film, attore per attore, diva per diva, nomi e volti di ogni epoca: Gina Lollobrigida, Brigitte Bardot e Sophia Loren, oggi ottuagenarie, allora giovani e bellissime, e centinaia di volti famosi, maestri del cinema e attrici indimenticabili, in una carrellata di nomi, di titoli famosi come nessun altro festival al mondo può vantare.

La storia della Mostra di Venezia è anche un pezzo della storia d’Italia. Dalle origini legate al regime fascista, al passaggio da Venezia al Lido, la costruzione dell’hotel Excelsior, del nuovo palazzo del cinema, il cinema dei telefoni bianchi, Luisa Ferida e Osvaldo Valenti, il mini-scandalo per il nudo di Exstasy, il primo della storia del cinema e proiettato proprio alla Mostra, le polemiche, il miracolo economico puntualmente segnalato da film di tutto rispetto, le proteste, perfino le rivolte di piazza (a Venezia, non al Lido, che non dispone di piazze), l’incidente diplomatico con La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo  (un giorno sarebbe diventato il direttore della Mostra) che indignò il governo francese. La contestazione dei sessantottini che riuscirono a fermare le proiezioni, ma solo per un giorno, mentre la Mostra continua, da novant’anni. Oggi ha una sezione sulla realtà virtuale che si svolge al Lazzaretto Vecchio: secoli diversi che s’ incontrano in laguna.

Tra i manifesti d’epoca colpisce quello di Odessa in fiamme, il film di Carmine Gallone girato nel 1942 sull’attacco delle truppe sovietiche alla città portuale ucraina, con immagini analoghe a quelle che ci sono oggi familiari all’apertura di ogni telegiornale. Magia del cinema che sa anticipare i tempi.

                                                              

Gian Piero Brunetta

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 1932-2022

  1. 1328, 1° ed. 2022

Biblioteca Marsilio

Euro 42

 


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