Il naso o la cospirazione degli anticonformisti “di Andrey Khrzhanovsky, il dissidente più rappresentativo del cinema d’animazione russo

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La storia recente dell’Unione Sovietica e della Russia che ne è derivata, è tutta qui, in poco più di un’ora di immagini a colori montate con straordinaria efficacia da Andrey Khrzhanovsky, la figura più rappresentativa della tradizione del cinema d’animazione russo. In rapida successione, ci sono tutti i protagonisti di un secolo di vita sulle rive del Don, da Stalin ai suoi ministri Molotov e Mikoyan, dallo scrittore Bulgakov, l’autore de Il maestro e Margherita, ad una sequenza de La corazzata Potiemkin, il capolavoro di Sergeji Eisenstein, fino a Vladimir Putin e i suoi carrarmati. Ma sono soprattutto due grandi della letteratura e della musica russa, Nicolaj Gogol e Dmitry Sostakovic ad ispirare questo straordinario, geniale film che definire d’animazione, come fosse un cartone giapponese, è molto riduttivo.

Per rendere omaggio agli anticonformisti che si opposero alle imposizioni culturali del regime staliniano e ne subirono le ben note, tragiche persecuzioni, l’anziano regista, nato a Mosca nel 1939, si è ispirato a due capolavori: il racconto Il naso di Gogol e l’omonima opera buffa di Sostakovic, (che in vecchiaia autorizzò personalmente il regista di cui era amico ad usare la sua musica per farne un’opera filmica). Due intellettuali che entrambi hanno conosciuto il rigore della censura sovietica e più volte sono passati dalla polvere agli altari, vedendo alternativamente riconosciuto il proprio valore artistico ma subendo ugualmente gli attacchi del potere dispotico. Che lo stesso Khrzhanovsky ha conosciuto, fin dal suo secondo film, The glass harmonica, incappato nel 1978 nelle maglie della censura sovietica, ma che oggi, da ottantatreenne, rivendica il suo spirito libertario: nel marzo scorso insieme con altri registi, tecnici e artisti del cinema d’animazione russo ha firmato una lettera di dissenso contro l’invasione russa dell’Ucraina. Senza preoccuparsi del fatto che sta preparando il terzo film della prevista trilogia dedicata agli anticonformisti, d’ora in poi non potrà certo contare sulla benevolenza putiniana.

Per chi non lo conoscesse, Il naso è il racconto più famoso di Gogol: con umorismo finemente russo, è la storia di un modesto funzionario, il maggiore Kovalev, che una mattina si sveglia senza più il naso piantato sulla faccia. Disperato, ne denuncia la sparizione alle autorità che stentano a credergli fino a quando non si scopre che il naso, dotato di vita propria e indipendente dal viso del maggiore Kovalev, se ne va in giro per la città pavoneggiandosi come un consigliere di Stato. Il commento musicale non è da meno, le note di Sostakovic sono bellissime, il lieto fine assicurato, ma il film è molto amaro: fra i disegni animati che ne compongono la base troviamo le immagini delle purghe staliniane, delle persecuzioni, le fucilazioni, come la strage dei contadini kulaki, i filmati d’epoca degli uomini del Cremlino in bella posa, le parate militari sulla piazza Rossa, in certi momenti sembra di assistere ad uno dei telegiornali di questi ultimi due mesi. E proprio vero che gli artisti sanno guardare avanti, e non abbassano gli occhi anche se lo spettacolo è terribile.

NOTE

– FILM DELLA CRITICA PER IL SINDACATO NAZIONALE CRITICI CINEMATOGRAFICI ITALIANI – SNCCI (2022).

Titolo Originale: NOS ILI ZAGOVOR NETAKIKH

Regia: Andrey Khrzhanovsky

Interpreti: Lyudmila AntonovaNaum KleimanSergey BarkhinDmitry KrymovInna KrymovaKama GinkasYuri RostAnton DolinKatia SkanaviViktor GolyshevLeonid FedorovElena GolyshevaLidiya FedorovaAndrey GolyshevChulpan KhamatovaMariya ZhavoronkovaDenis ShibanovElena KasatkinaAndrey KhrzhanovskyAnatoly Vasiliev

Durata: h 1.29
Nazionalità:  Russia 2020
Genereanimazione
Al cinema dal 5 Maggio 2022


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