Morire di lavoro a 20 anni. Ecco perché è giusto manifestare

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Dopo la Morte di Lorenzo Parelli, di Thomas Tavola e di Elena Russo, gli studenti medi italiani si mobilitano per il loro futuro che dev’essere sicuro; sarebbe opportuno che lo facessero con
loro anche gli universitari, Elena Russo di soli 20 anni per mantenersi agli studi portava pizze a domicilio. Thomas di anni ne aveva 19 ed è morto travolto dall’albero che tagliava e i lavoratori.
Lorenzo Parelli di anni ne aveva 18 ed è morto lavorando con la scuola/lavoro. No, non si può morire di lavoro a 18, a 19 e a 20 anni. Elena aveva vent’anni, Thomas 19 e Lorenzo 18 tutti e tre morti di lavoro negli ultimi giorni. Fanno bene i giovani a mobilitarsi, avrebbero dovuto farlo anche gli universitari quando si è saputo della morte della studentessa di 20 anni, morta mentre portava pizze per mantenersi agli studi. I ricchi non lo fanno ma i figli dei lavoratori si. Il futuro dei giovani sta diventando un campo di battaglia: il precariato riguarda tutti i nuovi assunti. Dite basta cari giovani vi stanno rubando il futuro e la vita. Non ci state.
Carlo Soricelli è il curatore dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro
(Nella foto Elena Russo)

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