Congo. Eruzione vulcano Nyiragongo: “A Goma c’è una crisi umanitaria dimenticata”. L’attivista John Mpaliza lancia una raccolta fondi per gli sfollati 

0 0

John Mpaliza, è un cittadino italo-congolese, attivista per i diritti umani. Da sempre si batte per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle ingiustizie perpetrate in Congo e sulla grave situazione generata da una guerra economica che dal ‘96 affligge il Paese e non accenna ad arrestarsi.

In Italia dal 1992, John è conosciuto soprattutto per aver organizzato numerose marce in Europa per i diritti umani calpestati, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Peace walking Man. Nonostante la lontananza l’attivista resta legato alla sua terra d’origine, non potendo dimenticare la sofferenza creata dai numerosi conflitti che lo hanno coinvolto anche direttamente, con la morte del padre e una sorella data per dispersa.

In questa situazione di forte instabilità, la natura ci ha messo del suo. Il 22 maggio 2021, il vulcano Nyiragongo, uno dei più pericolosi al mondo, è entrato in eruzione provocando decine di vittime, centinaia di migliaia di sfollati e distruggendo parte della città di Goma, capoluogo della Provincia del Nord-Kivu, all’est della Repubblica Democratica del Congo. Una vera e propria crisi umanitaria generata dall’eruzione; sono circa 400 mila i cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie case. Per questo John ha deciso di raccogliere fondi per aiutare concretamente gli sfollati che ora hanno bisogno di nuove abitazioni, di assistenza sanitaria e di cibo.

 “I proventi andranno all’associazione congolese Solidarietà-Muungano onlus di Goma, collegata all’omonima associazione di Saveriani di Parma che conosco personalmente avendo abitato per tanti anni a Reggio Emilia e studiato a Parma, oltre ad aver organizzato con loro delle marce e manifestazioni per la pace – spiega John – è importante fare presto e soprattutto puntare un riflettore permanente su Goma e, in generale, sulle condizioni del Paese. Penso che questa campagna possa essere di grande aiuto in tal senso, per aumentare la partecipazione delle persone nei confronti di simili progetti ed iniziative.

Sono troppi i paradossi che le dinamiche economico-industriali generano in Congo: il luogo più povero del mondo è anche quello dove si trovano minerali preziosi come il coltan, il cobalto, l’oro, il cromo, l’uranio, bauxite, diamanti e una terra fertile. Tutti elementi che attraggono interessi di diverse potenze mondiali, ad esempio, il coltan è molto richiesto per gli smartphone e tecnologia in generale ed il cobalto per le batterie delle macchine elettriche.

È importante che se ne parli, anche per non dimenticare 8 milioni di vittime e 2 milioni di donne che negli ultimi 20 anni hanno subito violenze sessuali, spesso usate come arma di guerra”.

Il prossimo appuntamento per il maratoneta della pace è per il 4 marzo in Trentino Alto Adige, dove si svolgerà “La Marcia dei Bruchi” che coinvolgerà studenti di varie scuole “È  fondamentale parlare alle nuove generazioni di diritti umani, di sostenibilità, di grandi temi del nostro tempo, anche per far comprendere che siamo tutti sulla stessa barca, sono momenti di incontro che spero possano offrire idee per trovare soluzioni e nuovi percorsi” conclude l’attivista.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21