Donne e resistenza. Il 25 aprile a Pianaccio

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Nell’ultimo anno più che mai si è parlato di donne.

Dal recente dibattito aperto intorno legge 194 alle statistiche sui femminicidi, dalla maternità “cool” alla carenza di misure a sostegno dei genitori, dalle percentuali sempre più alte di madri costrette a scegliere tra carriera e famiglia, fino al divario di genere nelle professioni.

Basta poco per accorgersi che dalla Resistenza ad oggi noi donne continuiamo in qualche modo a resistere tutti i giorni.

Ma come resistono le donne, oggi?

Partendo dal libro di Benedetta Tobagi “La Resistenza delle donne”, premio Campiello 2023, che ha raccontato le storie delle nostre antenate che hanno combattuto- “invisibili o sfrontate”, “mitra in spalla o in casa a dar di pedale sulla macchina da cucire”- per dare all’Italia una Costituzione antifascista e avere diritto al voto, la manifestazione del 25 aprile a Pianaccio sarà dedicata alla resistenza al femminile ieri, oggi e domani.

Grazie alla collaborazione tra Articolo 21, con Loris Mazzetti e Beppe Giulietti, che hanno scelto per questa giornata il presidio pianaccese dedicato a mia madre Bice Biagi, e il Comune di Lizzano in Belvedere– nella persona dell’assessore alla Cultura Paolo Maini– ascolteremo le storie di alcune protagoniste e attente osservatrici della società civile e proveremo a capire come abbiamo raccolto l’eredità delle nostre nonne.

Al Centro Documentale Enzo Biagi interverranno Sohya Arjmad, attivista per i diritti umani e membro del comitato “Donne per Nasrin”, Alessandra Ballerini, avvocata esperta in diritti umani, membro dell’associazione “Avvocati di strada” e dell’associazione “Antigone” a difesa delle persone private della libertà, Daria Bonfietti, presidente dell’associazione parenti vittime di Ustica, Vanessa Guidi, vicepresidente e responsabile del team sanitario di Mediterranea S.H.

E ancora, Piera Mangone, rappresentante sindacale della Sa.Ga Coffee Gaggio Montano, Susanna Zaccaria, avvocata e presidente della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna. Saranno presenti anche Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio Regeni, ed Elisa Signori, docente di storia contemporanea all’Università di Pavia e madre di Andrea Rocchelli.


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