Colpo letale ai media indipendenti in Polonia, l’appello dell’Efj

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Con i due più recenti atti legislativi la Polonia si è di fatto messa fuori dai paesi che si riconoscono nei valori dell’Occidente.  Nei giorni scorsi, un ramo del parlamento ha approvato una legge  secondo cui i media polacchi possono essere detenuti solo da proprietari nazionali. Se la legge fosse approvata da entrambi i rami del parlamento,  sarebbe il colpo  definitivo a quel che resta dei media indipendenti.  Il gruppo statunitense Discovery sarebbe dunque costretto a vendere la sua quota di maggioranza nella rete TV privata TVN, il cui canale di news è sempre stato critico nei confronti del governo in carica. La nuova  normativa sembra in effetti creata ad hoc, tanto che viene chiamata “legge anti TVN”. Gli Usa hanno criticato pesantemente la nuova legge, che deve passare ora all’esame del Senato, mentre in cento città si sono tenute manifestazioni per la libertà di stampa.
Anche la Federazione europea dei giornalisti (Efj) , insieme con quella internazionale (Ifj), si sono mobilitate lanciando un appello affinché il Senato, all’interno del quale l’opposizione può contare su una leggerissima maggioranza,  rigetti la legge. Per il segretario Efj, Ricardo Gutierrez,  votare contro questa normativa sarà come esprimersi a favore della democrazia e dei diritti di tutti i polacchi al pluralismo dell’informazione.
Ma si iscrive nei provvedimenti liberticidi e altamente  preoccupanti anche la.legge, appena approvata dal parlamento polacco, che limita, fin quasi ad annullarli, i diritti dei sopravvissuti all’Olocausto di chiedere la restituzione dei beni che furono sequestrati dagli occupanti nazisti tedeschi e che divennero dopo il ’45 proprietà del governo comunista. Questo provvedimento,  per entrare in vigore, attende ancora la firma del presidente della repubblica,  Andrzej Duda, sul quale sono puntati adesso gli occhi di tutti gli stati occidentali e in particolare di Israele e Usa.
La coalizione su cui si regge l’attuale governo di estrema destra si sta sgretolando e il premier Mateusz Morawiecki , leader del partito di maggioranza (PiS) ha liquidato il vice primo ministro Jaroslaw Gowin,  leader del partito alleato, Accordo, il quale non aveva intenzione di votare la legge sui media.

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