Picchiati con i bastoni i facchini in lotta per non essere licenziati. Se questa è la ripresa post pandemia

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Operai aggrediti da vigilantes privati, botte, manganellate nella notte, la corsa in ospedale, la battaglia per conservare il posto di lavoro finisce su un’ambulanza. Non era questa la ripresa economica post pandemia che avevamo messo in conto. La notte di tensione a Tavazzano, in provincia di Lodi, dove c’è stata un’irruzione nel presidio davanti ai magazzini Zampieri ha lasciato il segno. E’ stata un’aggressione premeditata secondo la denuncia del “SiCobas”. Alcuni agenti della sicurezza privata sarebbero stati appositamente ingaggiati per picchiare con bastoni e bottiglie i manifestanti, un operaio del presidio è stato ferito in modo grave e trasportato all’ospedale di Pavia. La manifestazione messa in atto dai lavoratori davanti allo stabilimento è volta ad evitare la chiusura dell’hub della logistica Fedex-Tnt che finora ha negato la possibilità di ricollocare 280 lavoratori presso altri stabilimenti. Durante gli scontri sono intervenute anche le forze dell’ordine e non sono mancate le polemiche circa il comportamento tenuto verso gli agenti della sicurezza privata autori delle aggressioni. Quanto avvenuto a Tavazzano segue di pochi giorni un episodio simile registrato a San Giuliano Milanese. Ciò che va emergendo nelle ultime ore è un quadro sconfortante della lotta sindacale, considerata fisiologica e oggetto di attenzione da parte delle istituzioni e delle forze di polizia. I presidi dei lavoratori in lotta, sono a loro modo, un baluardo di democrazia finora riconosciuto. Invece le aggressioni e le violenze delle ultime ore segnano una involuzione che riporta alla mente quanto accaduto 40 anni fa in Gran Bretagna durante la rivolta dei minatori sotto lo sguardo compiacente del governo conservatore guidato da Margaret Thatcher. Lo sciopero dei minatori britannici animò gli anni tra il 1984 e il 1985 per impedire la chiusura di venti giacimenti carboniferi nel Regno Unito con il conseguente licenziamento di circa 20.000 minatori. Fu una battaglia durissima e persa dai lavoratori; dopo uno sciopero lungo un intero anno ci furono scontri con la morte di due minatori e oltre undicimila arresti da parte della polizia per turbativa dell’ordine pubblico.
Il video che riprende quanto avvenuto a Tavazzano ha la stessa durezza. Si vedono operatori con giacca catarifrangente che escono dal magazzino Zampieri e vanno verso i lavoratori del presidio, i facchini della FedEx Tnt, poi li inseguono con assi di pallet, le lanciano verso i protestanti, un pestaggio vero e proprio con nove feriti, avvenuto praticamente sotto gli occhi degli agenti di polizia, che non intervengono. Per questo il Ministro del lavoro ha chiesto spiegazioni al questore. Il settore che più ha “funzionato” durante la pandemia, quello della logistica, è in fiamme. E’ in corso una guerra sporca tra poveri, tra gli interni e le cooperative esterne pronte ad accettare qualunque condizione economica al ribasso. Una guerra non annunciata, sgradita, post pandemica, che molti preferiscono non guardare.

(Foto Il Giorno)


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