Stallo all’Eurogruppo sulle misure di salvataggio per la crisi da coronavirus

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Come riferisce il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, durante le trattative “non sono emersi rapidi progressi” sugli aiuti per Stati, aziende e lavoratori. La conferenza stampa al termine dei lavori dell’Eurogruppo, inizialmente prevista per la serata di ieri 7 aprile, è stata rinviata alle 10:00 di questa mattina. Come reso noto da fonti informate sui fatti, “si sta continuando a lavorare su un compromesso, ma c’è bisogno di tempo”. A scontrarsi sono gli Stati membri del sud e quelli del nord. Italia, Francia, Spagna e altri paesi insistono sull’introduzione degli eurobond per la comunitarizzazione del debito. Il disavanzo dovrebbe essere considerato “europeo” almeno per i programmi di ricostruzione. Germania, Paesi Bassi, Austria e Finlandia continuano a opporsi. La strategia alternativa proposta da alcuni dei paesi dell’Europa centrale e settentrionale si articola su tre pilastri. In primo luogo, l’apertura di linee di credito precauzionali finanziate dal Meccanismo europeo di stabilità (Mes) senza condizioni, se non la spesa vincolata all’emergenza coronavirus. In secondo luogo, un fondo di garanzia per prestiti alle imprese della Banca europea per gli investimenti (Bei). Infine, il programma “Sure” per la cassa integrazione proposto dalla Commissione europea.

Da jobsnews


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