Discriminazione regionale. Il Pio Albergo Trivulzio storico “focolaio”

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Il Pio Albergo Trivulzio fu già, negli anni ’90, “focolaio”, ma di tangentopoli. Tutto si scoprì grazie alla signora Chiesa che (tramite il suo avvocato) chiese gli alimenti al marito, comprese le mazzette che lui arraffava a danno dei vecchietti. Una storia incredibile. Difatti da tempo erano programmate tante conferenze, che un magistrato avrebbe concesso in giro per il mondo.

La Lombardia è sempre indicata come modello da seguire. In epoca intermedia, tra tangentopoli ed oggi, Formigoni mostrava all’Europa il “modello Lombardia”, per la sanità. Le inchieste giudiziarie (come le attuali stragi di medici e  vecchietti) acclararono che il modello, mostrato ad esempio, è sempre lo stesso: togliere al pubblico e privatizzare, al fine di prendere le mazzette più facilmente. Sulla scia di Formigoni, certo a sua insaputa, è il presidente della regione Lombardia, oggi a rischio indagini penali. Che però non riguardano il reparto di Bertolaso all’interno della Fiera di Milano, costato per attrezzature €. 26.000.000,00, per accogliere N. 8 pazienti.

Ma il vero tema politico della vicenda Covid 19 si può sintetizzare in una domanda: e se fosse accaduto in Sicilia? Avremmo avuto il filo spinato sullo stretto per bloccare sull’isola l’unica zona rossa d’Italia, e la Lombardia avrebbe lavorato serenamente. Certamente non sarebbero arrivati nelle altre regioni siciliani infetti, come i contagi che invece sono arrivati in Sicilia, dal nord.

Lo strapotere politico di spirito leghista (filosofia valida anche per i rappresentanti del centro sinistra) fa assumere alle scelte nazionali un solo verso di percorrenza: quello che va bene al nord, va bene all’Italia intera. Mai si sarebbe estesa la zona rossa all’intera nazione, bloccando l’economia, se il contagio si fosse manifestato al sud. Purtroppo si continuerà a discriminare anche nella ipotizzata “Fase 2”. Oggi, che non si possono discriminare neanche i vegani dalle mense comunali, nessuno si preoccupa della secolare discriminazione che l’intero meridione soffre, per meglio affossarlo.


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