Spot di ‘Porta a porta’ durante l’intervallo di Juve-Roma, l’Usigrai: «Uno sfregio al pluralismo»

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«Una ‘opera d’arte’ che rischia di costare una multa salata alla Rai. E nel caso chi la pagherà? Le casse della Rai, e quindi i cittadini, o l”artista’ Bruno Vespa che ha furbescamente usato il promo per dare una vetrina prestigiosa e seguitissima a un leader politico alla vigilia di elezioni delicatissime?», chiedono i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico. L’Agcom: «Caso grave, l’azienda ponga immediatamente rimedio».
«Una ‘opera d’arte’ che rischia di costare una multa salata alla Rai. E nel caso chi la pagherà? Le casse della Rai, e quindi i cittadini, o l”artista’ Bruno Vespa che ha furbescamente usato il promo per dare una vetrina prestigiosa e seguitissima (l’intervallo della partita) a un leader politico alla vigilia di elezioni delicatissime? Forse anche in questo caso si farà appello alla ‘libertà artistica’ per giustificare questo sfregio ai principi di pluralismo sui quali è fondato il Contratto di Servizio».

È quanto si legge in una nota dell’Esecutivo Usigrai in merito alla polemica scatenata dallo spot di ‘Porta a porta’ con Matteo Salvini andato in onda durante l’intervallo della gara di Coppa Italia tra Juventus e Roma. Episodio che ha suscitato anche la reazione del sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, e rispetto al quale sono stati annunciati esposti all’Agcom e segnalazioni alla commissione di Vigilanza.

«Nella prossima riunione di Consiglio, programmata per lunedì 27 gennaio, analizzeremo quanto accaduto e l’efficacia e la proporzionalità degli eventuali rimedi adottati alla luce dei poteri dell’Autorità», anticipa il presidente dell’Authority, Angelo Marcello Cardani.

«Mi aspetto – aggiunge – che la Rai ponga immediatamente rimedio a quanto accaduto ieri sera in occasione del lancio della puntata di Porta a porta che ha visto l’intervento del senatore Salvini nell’intervallo della partita di Coppa Italia Juventus-Roma. Quanto accaduto, a pochi giorni dalle elezioni regionali, è oggettivamente grave e necessita di un tempestivo e adeguato riequilibrio, cosa sulla quale ho comunque già avuto rassicurazioni dall’amministratore delegatodella Rai».


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