La linea del Piave ha retto

0 0

Se Salvini avesse sfondato in Emilia Romagna, sarebbe arrivato fino al Quirinale, piazzando un suo uomo come palo, mentre i suoi saccheggiavano la Costituzione. E invece la “Rossa” ha convinto i suoi riservisti, quelli che l’altra volta avevano scioperato contro un PD sclerotizzato, grazie anche alle Sardine. Che hanno fatto capire alla piazza che l’emergenza viene prima del risentimento. Il resto l’ha fatto Salvini, con le sue sparate, presentandosi come quello che vuol salvare la Regione dall’efficienza. E presentando la Borgonzoni come una che sa stare un passo indietro al capo.

E ora? Il PD tira un sospiro di sollievo, ma sbaglierebbe ad infierire su un Movimento 5 Stelle ormai esausto, pretendendo un rimpasto. Zingaretti deve invece capire come dialogare con le Sardine. Che vogliono consolidare il loro ascendente, ma con la paura che darsi organizzazione e priorità sia divisivo; e diventare un partito, distruttivo. Intanto la Calabria sconta il suo ritardo anche in politica, ma con la nota di speranza di un Callipo che ha perso con onore. Conte esce dal rifugio e non trova macerie, ma non può rilassarsi più di tanto. La sirena per il suo governo tornerà a suonare presto per due missili potentissimi: Autostrade e prescrizione.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21