Alpi-Hrovatin. #NoiNonArchiviamo

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Il 20 marzo prossimo saranno 25 anni dall’assassinio di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin a Mogadiscio. Sarà un 20 marzo ancora più triste ma anche di passione e impegno rinnovati e forti per tutti noi. Più triste perché Luciana e Giorgio non sono più qui con noi: li pensiamo insieme, indissolubili come lo sono sempre stati, ricongiunti con la loro Ilaria. Ci mancano Luciana e Giorgio. Sappiamo che senza di loro adesso sarà tutto più difficile.

Più passione e impegno perché per la terza volta è stata chiesta l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Ilaria e Miran nonostante siano emerse cose importanti a partire dal fatto che Hashi Omar Hassan è stato scarcerato dopo 17 anni perché innocente e perché il suo accusatore Ahmed Ali Rage detto Jelle ha dichiarato il falso ed è stato “…coinvolto in un depistaggio di ampia portata. … Depistaggio che potrebbe aver accompagnato l’inchiesta fin dal suo inizio”.

“Noi non archiviamo. Il giornalismo d’inchiesta per la verità e la giustizia” è il titolo di un appuntamento solenne in programma mercoledì 20 marzo alle ore 10.30 nell’Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati. Un modo forte per ricordare Ilaria, la donna la giornalista, che del giornalismo d’inchiesta è stata un esempio lucente. Il luogo segnala un impegno delle Istituzioni per giustizia e verità.

“La verità non muore a 25 anni dall’omicidio di Ilaria e Miran venerdì 22 marzo con la serata, protagonista la cultura che nelle sue diverse espressioni ha “raccontato Ilaria”  al WeGil, Largo Aschianghi 5 a Trastevere, Roma, dalle ore 18.

La petizione ha superato le 30 mila firme, testimonianza concreta che:

” … la verità riesce ad imporsi solo nella misura in cui noi la imponiamo…” è la risposta di Galileo al suo allievo Fulgenzio che gli dice: “..Ma non credete che la verità – se verità è – si farà strada anche senza di noi?…”
(8^ scena Vita di Galileo di Bertolt Brecht)


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