Che la Maglie prenda il posto di Enzo Biagi è inquietante

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Uno dice: se c’è Vespa, perché non dovrebbe esserci anche la Maglie. In effetti, la notizia di questo possibile ritorno dell’ex sobria corrispondente da New York mette mestizia, ma non è certo una novità: solo un’altra voce che viene dalla prima Repubblica, come ce ne sono tante in Rai Uno, sempre più il “techeté” del giornalismo vintage, che spiega ma non interroga.

Certo, il fatto che prenda il posto di Enzo Biagi è inquietante. E fa capire a quale punto di decadenza televisiva siamo arrivati. Ma d’altra parte quelli della Lega non è che abbondino di cervelli e quindi si attrezzano con quello che hanno. Un altro motivo in più per tenersi a debita distanza dal TG1, di cui ormai mi dà fastidio persino la sigla. Sono anni che ho trasmigrato su RaiTre, RaiNews24 e la La7, dove almeno c’è gente sveglia come  Berlinguer, Mentana, Gabanelli, Floris, Formigli, Diego Bianchi con tanto di “spiegone” di Damilano. Insomma, su con la vita.

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