Libertà di stampa, Efj e Ifj al fianco della Fnsi: «Inaccettabili gli attacchi del governo ai media»

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I sindacati europeo e internazionale condannano i recenti annunci del vicepremier Di Maio sui tagli ai contributi e alla pubblicità delle aziende partecipate. Sulla vicenda hanno inviato una segnalazione alla Piattaforma europea per la sicurezza dei giornalisti del Consiglio d’Europa.
La Federazione internazionale (Ifj) e la Federazione europea dei giornalisti (Efj) si schierano al fianco della Federazione nazionale della Stampa italiana nel condannare gli attacchi alla libertà di informazione arrivati negli ultimi giorni da rappresentanti del governo ed esprimono «seria preoccupazione per la situazione della stampa in Italia».

È quanto si legge in una dichiarazione congiunta dei sindacati internazionale ed europeo nella quale i rappresentanti di Ifj e Efj annunciano di aver inviato una segnalazione alla Piattaforma europea per la sicurezza dei giornalisti del Consiglio d’Europa.

«L’annuncio di voler abolire i contributi indiretti ai giornali (leggi qui), accusati di inquinare il dibattito pubblico, e la minaccia di vietare alle aziende partecipate dallo Stato di fare pubblicità (leggi qui), se confermati, metteranno a rischio la sopravvivenza di molti giornali e infliggerà un duro colpo all’industria italiana dei media», spiegano Anthony Bellanger, segretario generale della Ifj, e Mogens Blicher Bjerregard, presidente della Efj.

«Se il governo italiano desse seguito alla minaccia di tagliare i finanziamenti statali alla stampa, sarebbe una decisione terribile per il pluralismo dei media e un disastro economico per la stampa italiana. Ciò potrebbe comportare la morte di numerose testate, soprattutto locali. Questa stretta mette in evidenza come la democrazia italiana si trovi su una china scivolosa. La Ifj ricorda che il giornalismo è il cane da guardia della democrazia, non solo in Italia, ma in ogni parte del mondo», incalza Anthony Bellanger.

E Mogens Blicher Bjerregard aggiunge: «Questi annunci sono pura intimidazione. Condanniamo fermamente questa minaccia che è contraria alle norme europee sulla libertà di espressione. Gli Stati dovrebbero adottare misure volte a creare un ambiente favorevole alla libertà di espressione. Gli annunci del governo italiano violano gli obblighi internazionali che l’Italia è tenuta a rispettare».


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