Mai così in basso l’informazione italiana

0 0

Orgia di pagine dedicate a Salvini e alla “sua” Pontida. Razzismo, volgarità, assalto all’Europa democratica. Grazie alle ragazze, leggere i loro cognomi, medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo

Alessandro Cardulli

Un’orgia di pagine nei quotidiani. Qualche centinaio se mettiamo insieme le grandi testate e quelle più piccole, fino alle edizioni locali. Non parliamo delle televisioni e delle radio. Riprese in diretta, collegamenti, interviste ovviamente senza fare domande come dovrebbe fare un o una giornalista. C’è di più, forse mai si erano usate nei titoli parole volgari, da trivio. Libero, in questo senso, è davvero un campione, nella classifica della volgarità non ha rivali. Stiamo parlando di una delle giornate più nere vissuta dall’informazione italiana. Solo chi ha la fortuna di conoscere più lingue, magari per motivi professionali, leggendo i quotidiani dei diversi paesi europei e anche oltre, può capire quanto è accaduto nella giornata in cui la Lega di Salvini è tornata a Pontida.

A “Libero” il record della trivialità contro la Merkel: “La culona  si è sgonfiata”

Partiamo dalla trivialità. Si legge su Libero, direttore un tal Senaldi, un articolo dal titolo “La culona si è sgonfiata”, dove questa tal culona è Angela Merkel. Merito dello “sgonfiamento” è ovviamente di Salvini Matteo e Libero celebra il trionfo del nostro, anzi del loro, non confondiamo le acque, come meglio non si potrebbe. Certo, Vittorio Feltri fa spallucce, “a me non frega niente perché ho 75 anni”, ma in cuor suo gongola. Non c’è da meravigliarsi, chi sia Feltri  lo sappiamo bene.  Uno che a proposito del gay pride, la manifestazione tenuta a Milano afferma “ma quali diritti minacciati, Milano è un vivaio di finocchi”, si cataloga da se. Ma che la  frase pronunciata da Salvini, “governeremo per trent’anni”, sia diventata titolo da prima pagina, addirittura apertura anche dei giornaloni, ci lascia sconcertati. È vero che poi leggendo alcuni commenti la critica a questa sconcertante affermazione del Salvini, la si trova. Ma sappiamo anche che un titolo fa notizia e ciò che il capo della Lega ha affermato è molto grave. Da cosa deriva la sua certezza? Si governa, nei regimi democratici, in base al voto dei cittadini. Chi gli assicura che per trenta anni gli italiani daranno il loro voto alla Lega?

Un record per il numero di pagine dedicate a Pontida dal Corriere

Non solo i titoli. Siamo rimasti impressionati dal numero delle pagine dedicate, in particolare dal Corriere della Sera, all’evento in cui sono stati “autotrasportati” i militanti e non, dato che qualcuno ha dichiarato di aver colto l’occasione per fare un viaggio gratis a Milano. Noi abbiamo  fatto un calcolo. A Pontida erano presenti, cifra ufficiale fornita dagli organizzatori, 75 mila leghisti ed ospiti. Alla manifestazione, il gay pride, a Milano hanno partecipato 250 mila persone. Il Corrierone, per mantenere la proporzione degli spazi dedicati, avrebbe dovuto dedicare perlomeno una trentina di pagine al pride.

La carrellata della vergogna. Si sono distinte le televisioni

Proseguiamo in questa carrellata della vergogna di cui hanno dato prova i media, le televisioni. Leggiamo un titolo che compare non solo sui fogliacci della destra. Ci racconta che “Salvini  punta a diventare il leader dei sovranisti Ue”. Tradotto: questi  “sovranisti” rappresentano la feccia politica della Ue, sono quelli noti come “i quattro di  Visegrad” guidati dall’ungherese Orban, razzisti, la peggiore destra che mira a disarticolare l’Unione europea cui si stanno aggiungendo paesi come l’Austria, e il ministro tedesco Seehofer che vuole mandare a casa Angela Merkel. Se pensiamo al titolo del Tempo, il giornale fiancheggiatore della Meloni, erede del Movimento sociale, “Champions Lega”, ci vengono i brividi. Così come un altro titolo che cinguetta “Trionfo della Lega”. Ad onor del vero, sfogliando le pagine in particolare delle grandi testate, ci sono commenti, editoriali, resoconti in cui la manifestazione di Pontida provoca giusti allarmi sul ruolo che sta sempre più assumendo Salvini. Non c’è bisogno di troppe parole, basta ricordare i suoi interventi sui migranti, sulla “pacchia”,  le “crociere” di povera gente che fugge  dalla miseria, dalle guerre, dalle devastazioni. Non solo, da lui neppure una parola sui morti in mare, sui naufraghi ai quali è impedito di intervenire da parte delle ong, odiate da Salvini Matteo.

In questo squallido panorama si inserisce anche una nota positiva. L’ impresa delle quattro ragazze italiane che hanno vinto la medaglia d’oro nella staffetta 4×400 ai giochi del Mediterraneo. I loro nomi non lasciano dubbi: Raphaela Lukudo, Maria Benedicta Chigbolu, Libania Grenot, Ayomide Folorunso, la loro pelle non è bianca. Salvini ha subito detto che avrebbe piacere di incontrarle. Non commentiamo. Diciamo solo che anche loro, ragazze come loro, stando al capo della Lega, avrebbero potuto essere fra le vittime di qualche naufragio. La loro corsa sarebbe finita nelle acque del Mediterraneo.

Da jobsnews

 

 

 

 


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21