Cannes 2018. Netemo Sametemo (Asako I & II), il Giappone in concorso con grazia

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CANNES – Ryusuke Hamaguchi, regista giapponese di trentanove anni notato nel 2008 per il suo lavoro di diploma ‘Passion’, corre per la Palma d’oro con Netemo Sametemo (Asako I & II) tratto dal romanzo di Tomoka Shibasaki.  Il film racconta la storia di Asako, una giovane donna che, due anni dopo essere stata lasciata senza spiegazioni dal suo primo grande amore Baku – sorta di classica sparizione con la scusa di comprare le sigarette – incontra il suo sosia e se ne innamora. Vivendoci insieme tuttavia si rende conto che, a parte la grande somiglianza fisica, non è lo stesso uomo dal quale era attratta appassionatamente. Finché il primo grande amore, diventato un modello che troneggia su tanti cartelloni pubblicitari, non ricompare …

E’ sempre un evento assistere a un film giapponese per l’esotismo di una cultura diversa dalla nostra. Tutto ha una misura e una musicalità inconfondibile e propria. Spicca l’eleganza del protagonista, l’attore e modello Masahiro Higashide, la grazia della co-protagonista Erika Karata. Permeato d’ironia anche nelle scene più drammatiche, il film a tratti sembra parodiare le telenovele; ma il finale efficace e realistico chiude con saggezza una storia al limite delle favole manga e dà spessore al gioco del corpo uguale e della diversità dell’anima. Lo stesso regista, dopo aver letto il libro, ha spiegato così la sua decisione di trasporlo sullo schermo: “Quello che ho trovato eccitante in questa storia è l’assurdità di innamorarsi di due uomini che hanno la stessa faccia”. E per l’amore, sembra dire il film, non conta l’attrazione epidermica ma la protezione e la profondità delle scelte affini.


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