I privilegi producono astensionismo

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I privilegi producono astensionismo. Perché distruggono la credibilità dei politici. L’altissima diserzione delle urne è sempre collegata alla bassissima considerazione dei rappresentanti politici, che i partiti – con rare eccezioni – ci propinano. La modifica dei vitalizi poteva essere un’occasione di riconciliazione tra popolo e potenti. Ma è stata mancata. Con l’aggravante del raggiro. Cioè, aver fatto finta di voler cambiare le cose, ma consumando i giorni ad arte, per poi dire che mancava il tempo non la volontà. Poi, capito che non la bevevamo, i Richetti & Furbetti  hanno tentato di darsi la colpa a vicenda, mettendo su uno spettacolo penoso.

Morale: il vitalizio non viene ricalcolato. ll comportamento nefasto di chi avrebbe il dovere di dare l’esempio, sta creando un clima da 8 settembre etico. Dove ognuno si sente autorizzato a fare come loro, arraffando quello che può. Il tutto mentre la retribuzione altissima dei parlamentari continua ad essere una variabile indipendente dalla loro credibilità.
Tutto questo è inaccettabile. E molto pericoloso.
Quando manca una politica pulita, arriva la scabbia del neo-fascismo.

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