Ilva/Enel/Cementir: il triangolo della vergogna tra rifiuti e guadagni ingiusti

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Come è possibile insistere in una strada sbagliata del produrre cagionando inquinamento. Perché in Italia, a sud del mondo, in Puglia, si continua a produrre a zero tutela della popolazione, del territorio, per il guadagno di pochi. Detentori di posti di lavoro in cambio di rifiuti, pericolosi, incontrollati.
Questi i fatti.
Il  28 settembre la Centrale  Enel di Cerano è stata posta sotto sequestro dai  militari della Guardia di finanza che hanno sottoposto a sequestro per traffico di rifiuti anche lo stabilimento di Taranto ‘Cementir Italia spa’ e i parchi ‘loppa d’altoforno, nastri trasportatori e tramogge’ della stessa fabbrica e del siderurgico Ilva di Taranto. E’  stata disposta comunque  la facoltà d’uso provvisoria per un termine non superiore ai 60 giorni. In fase di esecuzione anche un sequestro preventivo per equivalente per ingiusto profitto di oltre mezzo miliardo di euro nei confronti di Enel Produzione spa. 31  le persone indagate dalla Procura di Lecce  a vario titolo per traffico illecito di rifiuti e gestione dei rifiuti non autorizzata. Disporre la facoltà d’uso dovrebbe essere una misura per non pregiudicare i servizi alla collettività, dunque alle persone e alle imprese. Enel potrà inviare rifiuti a impianti autorizzati, Cementir cessa una parte di approvvigionamento da Enel per rientrare nei termini fissati dalla legge. È il Nucleo di polizia tributaria della GdF  di Taranto che ha effettuato i decreti  di sequestro preventivo, disposti dal Gip del Tribunale di Lecce a fronte della richiesta della procura.

L’attività giudiziaria che ha portato all’operazione  delle Fiamme Gialle Araba fenice  parte  cinque anni fa. La questione pare sia in questi termini. Materie prime per la produzione di cemento non conformi agli standard, loppa di altoforno venduta da Ilva a Cementir  con aspetti critici poiché c’è commistione con scarti eterogenei (rifiuti). Questo pregiudicherebbe il suo impiego nella produzione di cemento. Quella loppa commercializzata da Ilva dovrebbe essere esclusa dai sottoprodotti ed inserita tra i rifiuti. Sono stati poi esaminate le ceneri leggere che Cementir spa ha acquistato da Cerano, Enel,  che classificate da Enel come  rifiuto speciale non pericoloso risultino invece contaminate. Enel avrebbe cosi scelto un canale di smaltimento dei rifiuti piu’ economico, traendone vantaggio, fatto grave se si considera che sono presenti mezzi e strumenti nello stabilimento che non vengono utilizzati e che permetterebbero stoccaggio e separazione delle ceneri.
Taranto-Brindisi città abusate, dallo Stato adesso siano tutelate.

Foto di Vincenzo Aiello


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