Coraggio e riflesso di Pavlov

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di Francesca Izzo

Ha avuto una bella dose di coraggio (intellettuale prima che politico) il di nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi, a pronunciare la parola ‘mamme’ e a porre la maternità tra le priorità della politica del suo partito:

La terza parola è mamma. Abbiamo portato le mamme a occuparsi di politica. Ora la politica si occupi di loro. È la questione politica del nostro tempo, che nel 2017 la maternità possa essere considerata un ostacolo è assurdo. (Matteo Renzi, 7 maggio 2017)

Eh sì, del coraggio a rompere il tabu che ossessiona e imprigiona donne e uomini dell’intera classe dirigente italiana. Per loro parlare di madri e di maternità è regressivo, è riportare l’orologio della storia agli anni Cinquanta, a prima della rivoluzione femminista. E grazie a questa ferrea convinzione l’Italia è diventato il paese in cui il più basso tasso di natalità si accompagna al più basso tasso di occupazione femminile, in cui intere generazioni di giovani donne considerano un lusso, un sogno irrealizzabile avere un bambino… Continua su cheliberta


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