Giornalismo sotto attacco in Italia

“La libertà di informare e di essere informati”. Cardito, 11 aprile

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“La libertà di informare e di essere informati”, è titolo dell’incontro-dibattito sull’Art.21 della Costituzione Italiana, che si terrà martedì 11 aprile, alle ore 18, nella Sala Consiliare di Palazzo Mastrilli del Comune di Cardito, promosso dal Presidio Afragola-Casoria “Maresciallo Gerardo D’Arminio” di Libera, Associazioni e nomi e numeri contro le mafie. L’iniziativa, già realizzata nello scorso mese di ottobre nell’ambito di un progetto che ha coinvolto tutte le Scuole Secondarie di II Grado di Afragola, viene ampliata e riproposta all’intera cittadinanza in risposta alla brutale e vile aggressione subita, nei giorni scorsi, da Stefano Andreone, un giovane giornalista che opera sul territorio; intercettato mentre entrava in un bar di Cardito e poi intimidito, insultato, infine percosso da tre persone e mandato all’ospedale.

Stefano ha sùbito ottenuto la solidarietà di numerosi colleghi della carta stampata e on-line, del Sindacato Nazionale dei giornalisti, di associazioni e di esponenti della politica locale.

All’incontro-dibattito, preceduto dal saluto del Sindaco di Cardito Giuseppe Cirillo, introdotto dalla professoressa Maria Saccardo, referente del Presidio e moderato da Désirée Klain (responsabile per il presidio campano di Articolo21), parteciperanno: il giornalista Sandro Ruotolo, Giovanni Corona (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord), Claudio Silvestri (del Sindacato Unitario Giornalisti Campani) e Fabio Giuliani (referente di Libera per la Regione Campania). In platea esponenti delle Forze dell’Ordine e della Politica.

Quella di Libera è un’altra coraggiosa iniziativa per “accendere” una luce sui giornalisti minacciati in Campania, spesso precari e senza nessuna protezione, neppure lavorativa. Articolo21, proprio oggi, ha lanciato un’interessante proposta ai giovani studenti, perché diventino per tutti i giornalisti minacciati, una sorta di “Scorta studentesca”, attraverso l’uso civile dei social network.  La semplice “richiesta di amicizia” utilizzando Facebook, Twitter,  etc e la condivisione, il rilancio degli articoli, è un modo per evitare l’isolamento nel quale le organizzazioni criminali vorrebbero confinare i giornalisti ed è un modo per gli studenti per condividere, seguire e approfondire la lotta quotidiana di giovani cronisti per la legalità. Un appello che rivolgiamo a tutte le scuole della Regione Campania, alle Università, alle Fondazioni, alle associazioni e, a tutti coloro, che promuovono la cultura della legalità.


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