Presentazione del libro di Beatrice Mortillaro Salatiello, “Da Garibaldi a Che Guevara. Storie della mia famiglia”

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Giovedi 26 novembre 2015 alle ore 15,30 Dipartimento di Scienze Politiche – Aula Tesi 2.o piano via Gabriello Chiabrera 199 Roma

L’incontro si inquadra nelle iniziative previste dal programma “LIB(e)RI APPUNTAMENTI” promossi dal Dipartimento di Scienze Politiche e dal Sistema Bibliotecario di Ateneo. Apertura dei lavori alle ore 15,30 con i saluti di Francesco Guida, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, Federico Gonzáles Perini, ministro plenipotenzario dell’Ambasciata di Argentina in Italia. Seguiranno gli interventi di Daniele Pompejano, Università di Messina, Cristina Cattarulla, Università Roma Tre, Jorge Irthurbhuru, presidente Associazione 24 Marzo, Anna Maria Crispino, direttrice rivista Leggendaria, intercalati dall’interpretazione di alcuni brani del libro resa dall’attrice Enrica Rosso, e dal commento dell’Autrice, Bice Mortillaro Salatiello. L’incontro, presieduto e coordinato da Maria Rosaria Stabili, Università Roma Tre, si chiuderà con la testimonianza dal vivo di una delle protagoniste citate nel libro, Tania Mortillaro, e la proiezione di un estratto dall’opera Estaba la Madre, in memoria dei Desaparecidos argentini, di Luis Bacalov, 2004.

DA GARIBALDI A CHE GUEVARA. STORIE DELLA MIA FAMIGLIA. Navarra Edizioni Palermo 2015, propone un viaggio in centocinquant’anni di Storia attraverso le “Storie” di una famiglia palermitana, i Mortillaro, ricostruite da Beatrice, Bice per familiari ed amici, classe 1928, che spinta dalla notizia appresa casualmente della tragica vicenda di un nipote, Ariel, desaparecido durante la dittatura dei generali argentini, parte dalla Sicilia verso l’America latina alla ricerca dei parenti emigrati cent’anni prima. Un viaggio fisico e mentale che intrecciando fatti storici, vicende familiari e personaggi leggendari con una narrazione avvincente, nel filone del diario familiare, restituisce tutto il valore dei racconti orali e delle testimonianze ritrovate. “Storie” – le chiama per l’appunto l’autrice : collana di grani di fatti, di azioni, di volti che fabbricano dal basso la Storia. “Ogni mattina leggo i giornali. Era credo il dicembre del 1999, vidi una pagina dedicata al processo di Roma contro i militari argentini responsabili di 30.000 ‘desaparecidos’. Avevo quasi dimenticato i miei parenti argentini, ma sul giornale c’era un elenco di nomi dei desaparecidos italiani. Lo scorsi distrattamente finchè lessi – Ariel Mortillaro. Fu un colpo al cuore.(…). Dalla Sicilia, dall’avventura garibaldina, protagonista il bisnonno Filippo nella memorabile sommossa antiborbonica del monastero della Gancia, Palermo 1860, al Novecento siciliano e nazionale, agli anni Settanta, all’America latina, dove a fine ottocento è emigrata una parte della famiglia. Filippo, Caspar, Italia, Ariel, Gabriele.., nella Sicilia devastata dal cemento e dalla mafia, nella Cuba della rivoluzione castrista, accanto al Che, nell’Argentina oppressa dalla dittatura dei generali, si snoda il racconto di tre generazioni in prima fila nella difesa dei valori della democrazia e della pace. Un documento di quotidiana Resistenza e impegno civile, per non dimenticare.

Chi è Bice Mortillaro Salatiello Beatrice Mortillaro Salatiello è nata a Palermo, dove vive, nel 1928. Ha pubblicato nel 2009 con la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università cittadina il saggio “Ninfe Proterve” sulle donne iscritte alla Facoltà di lettere ai primi del Novecento e sul loro impegno emancipazionista. Femminista, impegnata nel sociale, dagli anni Settanta ha fatto parte dell’UDI, è stata componente dell’Assemblea nazionale, e della Cooperativa Libera stampa editrice del giornale Noi Donne. Laureata in Giurisprudenza e in Servizio Sociale, specializzata in Terapia Familiare alla Sapienza di Roma, ha lavorato presso il reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico di Palermo, e con le donne del quartiere Zen come presidente dell’Associazione di Volontariato Laboratorio Zen Insieme, con Rita Borsellino e l’ Associazione Libera.

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