Repubblica: tra 30 e 50 i giornalisti sotto scorta in Italia

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Il quotidiano romano dice che i cronisti protetti dalla polizia sono almeno il doppio rispetto a quelli finora calcolati da Ossigeno

Quanti sono i cronisti che vivono protetti da polizia e carabinieri? Fra 30 e 50, secondo gli autori dell’inchiesta pubblicata l’11 maggio 2015 sul sito web de “La Repubblica”.

La cifra ha fatto sensazione perché dice che sono almeno il doppio dei quindici finora indicati da Ossigeno per l’Informazione con una stima prudenziale. Infatti dei cronisti sotto scorta si conoscono solo i nomi più noti: da Roberto Saviano, Rosaria Capacchione, Lirio Abbate, Giovanni Tizian a Michele Albanese, Federica Angeli, Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo, ma non l’elenco completo. Questo dato non è stato finora fornito dalle autorità italiane, nonostante sia stato chiesto anche con interrogazioni parlamentari.

L’inchiesta di Repubblica è firmata da Giuseppe Baldessarro e Daniele Mastrogiacomo. Contiene dichiarazioni di Roberto Saviano, Michele Albanese e Lirio Abbate e, per quanto riguarda il numero dei minacciati (oltre 2300)  cita ampiamente gli ultimi dati di Ossigeno, riproponendo le tabelle con i dati statistici relativi ai vari tipi di minaccia e alla loro distribuzione territoriale.

L’articolo del quotidiano romano è stato immediatamente rilanciato su twitter da moltissimi utenti e, fra loro, da alcuni esponenti delle istituzioni europee. Stefano Montanari, portavoce del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Niels Muiznieks, venerdì 15 maggio 2015 ha twittato il link con questo commento: “Tra 30 e 50 giornalisti sotto scorta. Non in Eritrea, in Italia!”

ASP

Da ossigenoinformazione.it


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