Reception, la Rai cambia appalto e saltano venti posti di lavoro

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Chi ha vinto il subentro d’appalto intende rinnovare l’intero personale anche se non potrebbe. Una storia di esternalizzazioni e deregulation

di Arianna Giannini

Venti posti di lavoro che potrebbero saltare da un giorno con l’altro, tutto ciò taciuto. Questa l’attuale situazione di venti operatori di reception presso le sedi Rai di Saxa Rubra-Salario di Roma che dal primo febbraio prossimo rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. La situazione è tanto semplice quanto disastrosa: una nuova società ha vinto il subentro d’appalto ed intende rinnovare l’intero personale, senza tener conto di chi già li occupa quei posti.

La società con la quale gli operatori risultano attualmente impegnati è la Codice Centro Srl, mentre quella subentrante sarebbe la società Union Facility Srl. “La Union Facility Srl, dopo un primo rinvio, si è presentata all’incontro con le organizzazioni sindacali e la Codice Centro Srl presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Roma lo scorso 24 gennaio, sostenendo di non voler riassumere il personale attualmente operante presso le due sedi Rai, procedendo, invece, ad assunzioni ex novo – spiegano gli operatori – questa presa di posizione è in netto contrasto con l’articolo 20 del CCNL SAFI, contratto che attualmente regola la nostra posizione lavorativa, e con l’articolo 94 del CCNL per i dipendenti di agenzia di sicurezza sussidiaria, contratto che la stessa Union Facility Srl propone ai propri dipendenti. Entrambi gli articoli prevedono il riassorbimento del personale in caso di cambio d’appalto”.

Appellandosi dunque a due articoli che oggettivamente sostengono l’ingiustizia di tale volontà di licenziamento gli operatori si sono infine detti disposti ad intentare una causa legale contro la suddetta società, se entro breve la situazione non dovesse risolversi nel migliore dei casi, ossia: “Essere riassunti almeno con le condizioni del contratto precedente”.

Gli operatori Rai di Saxa-Rubra avevano contratti di lavoro part-time che, nonostante ciò, per la maggior parte di loro rappresentavano l’unica fonte di entrate economiche.

Da voltapagina.it


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