Querele. Assolti direttore e giornalista de “l’Altomilanese”

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Il giudice per le indagini preliminari di Biella ha scagionato Ersilio Mattioni e Francesco Colombo dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa

Il Gip del Tribunale di Biella, Claudio Passerini, il 16 gennaio scorso ha archiviato una querela per diffamazione a mezzo stampa contro Ersilio Mattioni e Francesco Colombo, rispettivamente direttore e redattore del periodico di Magenta (Milano) Libera Stampa l’Altomilanese.

I due nel 2012 pubblicarono un’inchiesta sul tentativo di truccare le elezioni del 2009 nel comune di Inveruno (Milano) da parte di soggetti che, scrissero, erano vicini alla ‘ndrangheta. Dopo l’articolo vennero querelati dall’imprenditore edile Pasquale De Maria, uno dei principali ‘protagonisti’ della loro inchiesta.

Difesi dagli avvocati Elena Eliana Fongaro e Cristiano Patrizio Beltrami, i giornalisti sono stati scagionati dall’accusa perché, scrive il gip, “nulla risulta falsamente esposto, con particolare riguardo alle frequentazioni riferite alla parte offesa, rinvenendosi nei fatti esposti unicamente un’approfondita indagine giornalistica, con risvolti anche giudiziari”.

“L’articolo”, continua il magistrato, “si limita a riferire che alcune famiglie, tra cui quella della parte offesa, collegate alla ‘ndrangheta, avrebbero prospettato a politici locali fatti inquadrabili nel cosiddetto voto di scambio”.

“L’ennesima querela pretestuosa contro il settimane Libera Stampa l’Altomilanese viene così archiviata”, commenta Mattioni. “Ma il Gip di Biella va oltre, stabilendo che l’inchiesta giornalistica “ha rilevanza giudiziaria”. Per questo gli atti verranno inviati alla Direzioni distrettuale antimafia di Milano, affinché valuti l’opportunità di aprire una nuova indagine”.

“Dedichiamo questa nuova vittoria a tutti gli amici e i colleghi che in questi mesi non ci hanno mai fatto mancare affetto e solidarietà, agli amici di Ossigeno per l’informazione, di Stampo Antimafioso, della Carovana Antimafia e della Federazione Nazionale Stampa Italiana, dell’Ordine dei Giornalisti e a tutti i colleghi che, freelance come noi, scrivono, spesso inascoltati o peggio denigrati, sulle infiltrazioni della malavita organizzata nelle grandi città e nei piccoli comuni”.

MF – OSSIGENO


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