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L’IMU tolta a tutti è un regalo ai più ricchi. L’Iva aumentata per tutti è un peso per i più poveri. Sembra impossibile che in un momento in cui c’è fame di equità sociale, si possano combinare due ingiustizie così evidenti. Eppure questa è la direzione intrapresa dal governo Letta, nonostante le giuste critiche sollevate da sindacati e imprenditori e le condivisibili denunce di Fassina.
La ferita si allarga dopo che si è venuto a sapere che per non togliere l’Imu a chi ha la casa con piscina, si debbono invece tagliare fondi per l’occupazione, la manutenzione dei treni e – ciliegina sulla torta – l’attività anti-evasione. Se la governabilità produce ingiustizia, non sappiamo che farcene. Se il mattone toglie risorse alla produzione, andremo a sbattere ad un muro. Di una villa.
