Attorno al tema della difesa della Costituzione si ridefiniranno assetto e morfologia della politica italiana

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Attorno al tema della difesa della Costituzione si ridefiniranno assetto e morfologia della politica italiana. Intendiamoci. Qui non stiamo parlando del bicameralismo perfetto o del numero dei parlamentari, bensì di tutto il resto. E di quell’articolo 138 che si vorrebbe modificare, indebolendo il sistema di garanzie immaginato a tutela della Carta dai costituenti. E’ doveroso schierarsi. Più di trecentomila cittadini hanno già sottoscritto l’appello di numerose personalità e de “il Fatto Quotidiano”, rilanciato da una bella conferenza stampa di Landini, Rodotà e Zagrebelsky. E’ fondamentale riunificare l’intero schieramento che si sta battendo contro gli assalti eversivi al tessuto civile , nella pericolosissima stagione del declino berlusconiano. E, come iscritto al Partito democratico, invito tanti, tantissimi iscritti a sottoscrivere l’appello, imponendo così una correzione di linea al gruppo dirigente del Pd. Del resto, sempre meno l’adesione a un partito che si sperava ben diverso è sempiterna. E proprio la questione della Costituzione è il banco di prova. E’ augurabile che si determinino davvero le condizioni per una straordinaria manifestazione unitaria, come segno di una svolta. Diritti e lavoro sono gli elementi cruciali per ricostruire con coraggio l’alternativa.


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