Spavento

0 0

Esterrefatto: etimologicamente, “preso da grande spavento”.
Così si è dichiarato l’avvocato Coppi, appena venuto a conoscenza che la Cassazione si sarebbe occupata di Berlusconi il 30 Luglio. Strano, perché se – come più volte sostenuto da Berlusconi e tutto il suo rettilario di pitoni e potonesse – un imputato si sente innocente e “perseguitato” vuole subito la sentenza. Se invece non è così, allora punta ovviamente alla prescrizione.

Il fatto è che questa vicenda mostra – in tutta la sua drammaticità – quanto  la disfunzione del “servizio pubblico” della giustizia sia stata per anni una scelta politica della destra berlusconiana.
Togliere fondi al funzionamento dei tribunali, appesantire le procedure ed abbreviare i tempi di prescrizione ha significato adottare un’amnistia di censo: chi può pagarsi costosi avvocati capaci di produrre un ostruzionismo processuale fino alla prescrizione, in galera non ci va; gli altri, sì.  In più, Berlusconi in questo processo è accusato di frode fiscale, cioè di aver fatto pagare a noi le tasse che avrebbe dovuto pagare lui. Con l’aggravante che così si accumulano  “fondi neri”, quelli solitamente usati per corrompere giudici, testimoni e deputati.
C’è ancora qualcuno in buona fede che si stupisca dell’Interdizione dai pubblici uffici?

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21