Senza vergogna

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Emergenza: è questa la parola che ha rimosso per anni il problema strutturale e globale dell’esodo dei migranti.
Perché “emergenza” significa qualcosa che dura per poco, che è eccezionale, che tende a risolversi senza interventi profondi, ma con soluzioni tampone.
Papa Francesco, celebrando il solenne funerale ai dimenticati del cimitero liquido del Mediterraneo, ha posto fine alla grande ipocrisia dell’emergenza.  La sua straordinaria visita squarcia il velo dell’ipocrisia della rimozione e della crudeltà del respingimento, ma chiama l’intera Europa a farsi carico di un fenomeno continentale che non può scaricarsi sugli abitanti dell’isola di Lampedusa.

Ai quali dobbiamo riconoscenza e ammirazione per la dignità con cui hanno resistito alla pressione degli sbarchi e agli anni del Berlusco-Leghismo dell’indifferenza e del cinico appalto dei respingimenti alle bande di Gheddafi.
Orrori voluti dagli stessi politici, che oggi applaudono il Papa. Senza vergogna.

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