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Perdonatemi amici lettori, se oggi proprio non gliela fo a esporre una qualche, pur miserrima, opinione sullo (nello) s(S)tato in cui ci troviamo. Cercate di capirmi: si tratterebbe di “ragionare” su persona che dopo aver potuto governare il NOSTRO Paese per quasi due decenni nonostante il fortissimo odore anticostituzionale che fin da subito esalava (naturalmente per frutto di pregressi fetenti afrori che nessuno al momento buono decise di filarsi, direttamente e/o indirettamente) finalmente, a tutti gli effetti di legge e pertanto in nome del popolo sovrano, è stata riconosciuta, confermata, ribadita (già considerata la sfilza di condanne che già pioveva sulla sua testa) e omologata la sua NON IDONEITA’ a governare. Eppure ‘sta persona qua non solo sta ancora al potere decisionale, ma è proprio a questa che ancora sostanzialmente si demanda la sentenza di vita o di morte (pollice verso o pollice recto secondo il volere imperiale) riferita al destino del popolo sovrano (sovrano?!). Ebbene, stante questi fatti non solo contro la natura delle cose, ma pure contro il più banale significato del “chi, cosa, quando, dove e perché”, come caspita può essere possibile imbastirci sopra opinioni?!


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