Costituzione, basta giocare col fuoco

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Presidenza di LeG

Sono stati superati i confini della legalità e della decenza costituzionale. Adesso è l’ora di raccogliere attorno a un unico obiettivo tutte le forze, le associazioni, i movimenti che scelgono di opporsi allo scardinamento della repubblica parlamentare.
Attorno a personalità come Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Gaetano Azzariti, Carlo Smuraglia, attorno a associazioni come Libertà e Giustizia, i Comitati Dossetti, la Convenzione per la legalità costituzionale, Salviamo la costituzione,  l’Anpi nazionale, i sindacati che hanno partecipato al 2 giugno a Bologna si sta organizzando una imponente mobilitazione, tale da costituire un importante punto di riferimento per il referendum che inevitabilmente si prospetta.
Un incontro organizzativo si terrà prima di luglio.

I punti critici e di forte allarme democratico sono almeno 3:
1) il metodo scelto dal governo e dalle forze politiche che lo sostengono che non rispetta l’articolo 138 della Costituzione;
2) Il semi presidenzialismo o il presidenzialismo che molti, anche fra i cosiddetti “saggi”, cercano di imporre;
3) la legge elettorale che non è considerata la priorità assoluta.

Durante l’incontro con le associazioni si comincerà a gettare le basi per il Comitato referendario.
Adesso basta. Si sta giocando col fuoco ma i cittadini italiani non dimenticano la loro storia e nel momento più grave della crisi economica si oppongono allo smantellamento della Costituzione nata dalla Resistenza.

Da libertàegiustizia.it


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