“Spero che Domenico torni prestissimo”, si e’ augurato Ricucci, che parlando ancora di Quirico ha aggiunto: “Ci siamo incrociati spesso sia in Siria, sia in Libia sia in Tunisia. Quando si lavora in territori caldi non si ha il tempo di approfondire conoscenze, ci si scambia favori. Domenico e’ un giornalista vecchio stampo che ha scelto come tanti di noi di testimoniare in prima linea stando in mezzo agli eventi”. Secondo l’inviato della Rai, “i giornalisti sono tornati a essere testimoni scomodi”, perche’ nei conflitto di oggi “i belligeranti non hanno piu’ bisogno di noi. Sono in grado di produrre da se’ foto, postare video e scrivere articoli che raggiungono l’opinione pubblica.
Non siamo piu’ il perno del sistema informativo e siamo diventati di nuovo un bersaglio”, ha osservato Ricucci.