Usigrai con osservatorio Ossigeno cronisti minacciati. Di Trapani, “Utile documentare intimidazioni e censure camuffate”

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L’Usigrai sostiene ‘Ossigeno per l’Informazione‘ e da oggi ospita sul proprio sito www.usigrai.it le notizie sui giornalisti minacciati prodotte da questo Osservatorio promosso da Fnsi e Ordine dei Giornalisti, guidato da Alberto Spampinato. Il sindacato dei giornalisti della Rai – si legge in un comunicato – ha deciso di sostenere attivamente Ossigeno perché ritiene utile documentare uno per uno gli episodi di intimidazione e di censura camuffata che si verificano ogni anno in Italia, molti dei quali colpiscono giornalisti della Rai. “E’ necessario – ha spiegato nella nota Vittorio di Trapani, segretario dell’Usigrai – sapere ciò che accade e comprendere come si stia diffondendo nel nostro paese un clima di intolleranza nei confronti dell’informazione. Bisogna parlarne e fermare questa deriva. Occorrono iniziative concrete, nuove forme di solidarietà e nuove norme legislative per fermare tutti coloro che tentano di imporre una censura camuffata usando la violenza, gli abusi, le querele temerarie, approfittando di una legislazione lacunosa ed arretrata”. “Il contatore di Ossigeno – ha affermato dal canto suo Alberto Spampinato – indica 80 giornalisti intimiditi nei primi 60 giorni del 2013. Questi 80 si sommano ai 324 del 2012 e ad altrettanti del 2011. La febbre è alta e affligge un corpo indebolito dalla crisi che falcidia le redazioni e rende sempre più rischioso trattare le notizie scomode e difficili, le più importanti per i cittadini. Da anni in Italia la stampa è libera solo ‘parzialmente’, ha certificato Freedom House. Occorre reagire, ristabilire la piena libertà, ridurre lo spread informativo che separa l’Italia dal resto dell’Europa. Il primo passo consiste nel dire quale calvario vivono centinaia di giornalisti per avere pubblicato notizie che il potere, le mafie, il malaffare tentano di oscurare. E’ importante che l’Usigrai contribuisca a diffondere le notizie di Ossigeno, come fanno già numerosi siti web”.


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