Caro Presidente, la Legge è uguale per tutti?

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Caro Presidente, ho pensato alla manifestazione di due giorni fa di
quegli esseri di plastica davanti al tribunale di Milano. Parlamentari
che si sono uniti per attaccare la magistratura, nessun intervento da
parte delle forze dell’ordine, nonostante la manifestazione non
autorizzata. Caro Presidente, in ogni tribunale capeggia la scritta:
“La legge è uguale per tutti”, ma non mi sembra che sia così e Lei,
che dovrebbe essere il primo garante della nostra costituzione, con il
suo comportamento la sta offendendo.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Quanti studenti e lavoratori sono stati picchiati negli ultimi anni in
Italia mentre manifestavano per diritti che uno stato normale dovrebbe
garantire? Quanti No Tav sono stati attaccati dalle forze dell’ordine
mentre protestavano per la salvaguardia del loro territorio? Eppure
l’articolo 3 dovrebbe difendere tutti.
“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, economica e sociale del Paese.”
Caro Presidente ieri dopo l’incontro con il Comitato di Presidenza del
Consiglio Superiore della Magistratura ha detto: “”È comprensibile la
preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle
elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla
complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si
proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile” ma “non
è da prendersi nemmeno in considerazione l’aberrante ipotesi di
manovre tendenti a mettere fuori giuoco – ‘per via giudiziaria’ come
con inammissibile sospetto si tende ad affermare – uno dei
protagonisti del confronto democratico e parlamentare nazionale”.
Forse sono io che non comprendo bene e forse altri milioni d’italiani
non comprendono, Berlusconi sta subendo un processo in cui è imputato
di sfruttamento di prostituzione minorile, uno dei tanti reati per
cui l’ex Premier ha subito e sta subendo altri processi, reati come
l’ultimo di cui è accusato, quello che riguarda la compravendita di
alcuni deputati.
Può darsi anche che la “giustizia” nel nostro paese scatti a
orologeria, certo è che il processo Ruby si sta trascinando per via di
congiuntiviti devastanti e legittimi impedimenti e certo è che è stato
proprio Berlusconi a far cadere il governo Monti e a fare in modo che
venissero anticipate l’elezioni. Sono circa vent’anni che questo Stato
è a servizio del Cavaliere, Lei Signor Presidente gli ha sempre teso
la mano.
Con la logica della persona onesta, normale cittadina, mi viene da
pensare che se Berlusconi non avesse mai infranto la legge non sarebbe
mai stato “perseguitato” dalla magistratura. Ma forse non è così, ma
sicuramente la Legge qua non è uguale per tutti, figuriamoci per quel
terzo della popolazione carceraria che ancora attende di essere
giudicata. Persone che vivono in condizioni aberranti, come
recentemente è stato denunciato dalla Corte Europea dei Diritti Umani
di Strasburgo.


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