Biennale 55 Padiglione Italia

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“Vice versa” è questo il titolo scelto dal curatore Bartolomeo Pietromarchi per la rassegna di artisti che rappresenteranno il Padiglione alla  55.Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia , nella sede dell’Arsenale. Lo ha comunicato Pietromarchi  alla conferenza stampa che si è tenuta oggi a Roma, presente Maddalena Ragni, direttore generale per  il Paesaggio, le Belle Arti , l’Architettura e l’ Arte contemporanea.

14 gli artisti selezionati , di diverse generazioni che si confronteranno , a coppie,  su un tema comune . Il concetto di vice versa, richiama quello di doppio, secondo  un’interpretazione critica dell’arte contemporanea italiana , avanzata,  ancora nel 1996,  dal filosofo Giorgio Agamben. Dunque un’edizione snella, molto   sfoltita , rispetto a quella debordante di  Vittorio Sgarbi, curatore delle edizione 2011. Maestri ormai certificati come Giulio Paolini o gli scomparsi Luigi Ghirri e  Fabio Mauri messi in relazione  con artisti più giovani, anche se non giovanissimi , solo due,  Francesco Arena e Francesca Grilli,  classe 1978. Lo aveva già detto Pietromarchi: il padiglione italiano, come del resto gli altri padiglioni nazionali,  non è  una vetrina per gli esordenti.

Si inizia con il confronto tra Fabio Mauri ( 1926 -2009 ) e Francesco Arena (1978) sul tema della storia e della memoria;  per Giulio Paolini ( 1940 ) e Marco Tirelli ( 1956 ) il terreno di confronto è il rapporto realtà / finzione ;  per Massimo Bartolini ( 1962 )  e Francesca Grilli ( (1978 )  la dialettica è fra suono e silenzio  ; il paesaggio ,  filtrato dalla memoria,  è  diversamente declinato da  Luigi Ghirri ( 1943 – 1992 ) e Luca Vitone ( 1964 ); un confronto fra coetanei è quello di Marcello Maloberti ( 1966 ) e Flavio Favelli (1967 ) sull’intreccio  tra esperienza personale e immaginario collettivo ; Gianfranco Baruchello ( 1924 ) e Elisabetta Benassi ( 1966) affrontano il tema del fallimento, che nasce dall’impossibilità di integrare un frammento in un sistema unitario

Nel giardino all’esterno del Padiglione, infine,  per Sislej Xhafa ( 1970 ) e per  Piero Golia ( 1974 ) il dualismo è quello tra tragedia e  commedia. Le opere, per il 95 %   inedite , variano dalla perfomance alle installazioni ; dalla scultura alla pittura fino a interventi sull’ambiente.

Il budget messo a disposizione dal Ministero è di 600.000 euro , insufficienti a coprire i costi della manifestazione , in programma dal 1 giugno al 24 novembre. Per questo si ricorrerà alla formula del “crowdfunding” già sperimentata  al Louvre. Saranno organizzati eventi per la raccolta di fondi o si potrà aderire sul sito www.viceversa2013.org. Con un minimo di 5  e un massimo di 10.000. euro.


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