365 giorni senza Stefania: è lei il simbolo della lotta al femminicidio in Sicilia

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Giovane, bella, impegnata, studentessa poliedrica e dalla profonda sensibilità, uccisa per mano del suo ex fidanzato nel freddo 27 dicembre dello scorso anno, quando ancora tutto parlava di Natale e tutto si proiettava verso il nuovo anno. Ma la follia non conosce futuro, è soltanto miccia omicida da accendere con insana impellenza, per eliminare definitivamente ciò che è irrimediabilmente sfuggito da un malato senso di possesso.

E non chiamiamoli più delitti “passionali”, non appelliamoli “amori” criminali, perché non c’è passione o amore dietro una mano che stringe un’arma, dietro una mano che si trasforma in pugno efferato.

Stefania è ricordo vivo tra gli studenti dell’Università catanese e tra i giovani amici di Licodia Eubea: i primi chiedono che le venga conferita una laurea ad honorem e che un’aula del Monastero dei Benedettini – sede del suo corso di studi – le venga intitolata; i ragazzi del piccolo paese in provincia di Catania, dove Stefania era nata e viveva, invece, hanno proposto di intestarle una piazza. E così è stato: “Piazza Stefania Noce, vittima di femminicidio”

Sono state tante le iniziative per ricordare Stefania ad un anno dalla sua scomparsa: il comitato “Senonoraquando” suggerisce di dedicare proprio la giornata del 27 dicembre alla lotta contro il Femminicidio.

A Catania, dove alle 10 in piazza Università c’è stata una performance d’arte, c’è attesa per l’intitolazione ufficiale dell’aula A2 di Lettere.
A Licodia Eubea, la cerimonia “Stefania vive con noi”: una fiaccolata partita da casa della studentessa, lì dove si consumò il terribile omicidio, e ha attraversato il paese per fermarsi davanti al Municipio dove il sindaco ha presentato “No More”, la Convenzione contro la violenza sulle donne, promossa anche da GIULIA, a cui ha aderito il Comune. Il corteo ha poi raggiunto il cuore del centro storico, ed è lì che è stata svelata la targa commemorativa. La vecchia piazza recuperata dall’amministrazione, grazie all’opera di sponsor privati e all’azione dei volontari dell’associazione SEN (Stefania Erminia Noce), porterà il suo nome e tornerà centro pulsante e luogo di incontro per tutti i ragazzi del paese.

GiULiA, giornaliste Unite Libere Autonome


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