Brahimi: in Siria la tortura è prassi

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di Kiwan Kiwan
“In Siria c’è un uomo aggrappato al potere, che per resistere ricorre sistematicamente alla tortura”.

Non è una grande novità ma almeno non la nega, l’inviato Internazionale Lakhdar Brahimi,che parlando al Consiglio di Siurezza dell’Onu ha detto che una crisi alimentare ormai incombe sul Paese.

In un’intervista alla France Presse lo stesso diplomatico algerino ha rivelato che la tortura è una prassi normale in Siria e di conseguenza i cittadini temono di rivolgersi agli ospedali in quanto sono controllati dal regime.

E questo spiega bene il dramma dell’infanzia siriana, che secondo una delle principali organizzazioni internazionali di aiuto all’infanzia è ormai collettivamente traumatizzata da ciò di cui è testimone da mesi e mesi.

Proprio i bambini sono stati uno dei principali obiettivi delle “misure correttive” messe in atto dal regime, che ha colpito 2000 delle 2200 scuole siriane.

“Davanti a tutto questo io non ho piano”, ha detto l’inviato dell’Onu: avrebbe destato sorpresa se lo avesse avuto.

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