Un Tg1 “pompiere” impegnato a spegnere gli incendi del voto amministrativo

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I Tg di martedì 8 maggio – Questa sera segnaliamo due Tg “agli opposti”, ovvero le testate che hanno rappresentato, interpretato e commentato i risultati delle amministrative come si trattassi di paesi diversi, di risultati diversi, di orientamenti diversi. TG La 7 ha dedicato un’intera edizione intensa e “pesa” agli esiti del voto, proponendo riflessioni ed interpretazioni che, pienamente condivisibili o meno, danno elementi per riflettere, segnalano scenari e possibili movimenti. Spazio ampio anche al duro confronto tra  il Colle e Grillo  che, comunque la si voglia giudicare, è “notizia”.  Osservato speciale anche Monti, che esprime per Mentana un certo nervosismo e che si appresta a parare i contraccolpi del voto. Pane al pane e vino al vino: questa la lettura di Tg La 7, con l’evaporazione del  Pdl, la batosta della Lega, il Pd che sorride ma che, forse, non ne ha tanti motivi, i “casini” a sinistra – leggi soprattutto il caso Palermo, i “casini” per Casini ed il terzo polo che, certo, non si può accontentare del ruolo di cerimoniere del governo Monti. Su tutti, poi, un’ampia analisi del successo di Grillo operata da chi, come Mentana, nel recentissimo passato non è stato morbido con il comico-politico genovese.

Se questo è stato il menù del TG La 7, all’opposto il Tg 1 ha proposto un’edizione soporifera, interpuntata di tanto citazionismo di prammatica, scevra da qualsiasi desiderio di spiegare; un compitino volutamente scialbo e anemico, il cui obbiettivo non può che essere mettere sotto il tappeto la polvere delle macerie del Pdl. Verso la Lega un piccolo rigurgito di vitalità e, come spesso capita con chi è uso mostrarsi forte con i deboli di turno, qualche colpetto ben assestato.

Le altre testate si mostrano tutte meno paludate del Tg1; il Tg 5 lo rincorre da vicino affidandosi per l’analisi ad un serafico De Bortoli, a Sallusti e Ferrara, ma già il Tg 4 si “permette” di far commentare gli accadimenti a Paolo Franchi, Piepoli e Mannheimer. Più puntuti Tg 2 e Tg 3, che lasciano così il più importante Tg del servizio pubblico in splendida solitudine a presidiare la trincea  tracciata dai lari e penati del conflitto di interesse e dell’inguacchio mediatico.

Alberto Baldazzi

 

Dati auditel dei TG di lunedì 7 maggio

Tg1 – ore 13:30 3.852.000 (21,74%) ore 20:00 5.011.000 (21,37%)
Tg2 – ore 13:00 2.750.000 (17,19%) ore 20:30 2.205.000 (8,36%).
Tg3 – ore 14:30 1.767.000 (10,73%) ore 19:00 2.843.000 (14,67%)
Tg5 – ore 13:00 3.525.000 (21,75%) ore 20:00 4.430.000 (18,83%)
Studio Aperto – ore 12:25 2.438.000 (19,23%) ore 18:30 1.108.000 (9,03%)
Tg4 – ore 11:30 504.000 (8,05%) ore 19:00 897.000 (5,82%)
Tg La7 – ore 13:30 839.000 (4,74%) ore 20:00 2433.000 (10,27%)

Fonte:www.tvblog.it

 


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