Formigoni ci fa finalmente capire i meeting di Cielle

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Formigoni, Daccò, le vacanze… E poi il sistema di potere che, si direbbe, ruotava attorno al “nocciolo duro” della Cielle lombarda: le letture di queste giorni non sono state inutili, anzi finalmente questo spaccato ci aiuta a capire qualcosa: non la forza e pervasività del sistema Cielle, quella l’avevamo capita già da tempo, ma i temi scelti per i grandiosi meeting di mezza estate, quelli che Cielle organizza da anni. Quei temi apparivano “eccentrici”, curiosi, ora non più.

Le vacanza caraibiche del Celeste, per esempio, ci spiegano il tema scelto per il meeting del 2002: “Il sentimento delle cose. La contemplazione della bellezza”. Solo quello? No, anche quello del 2003: “C’e un uomo che vuole la vita e desidera giorni felici?” Finalmente, dopo quasi dieci anni, abbiamo capito la risposta.

E il tema del 2004? Sembra parlarci del programma, del programma del gruppo di comando lombardo di Cielle, quanto meno: “Il nostro progresso non consiste nel presumere di essere arrivati. Ma nel tendere continuamente alla meta”. Bene. Proseguiamo

Il 2008 è l’anno dell’annuncio: “O protagonisti o nessuno”. Chiaro, ma molti di noi ancora non avevano capito. Così nel 2009, anno probabilmente del salto di qualità nell’amicizia Formigoni-Daccò, ecco che il meeting annuncia un riconoscimento importantissimo: “La conoscenza è un avvenimento”. Ma è il 2010 l’anno dell’universalismo formigoneo: “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. E al cuore, si sa, non si comanda.

Il mondo di Annibale

 


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