Barbari sognanti e barbarie da incubo

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Cari amici lettori che (giustamente) chiedete “il nome della Rosi” anche fuori dal Senato, temo non sarete accontentati. Per la cessione del posto istituzionale è arrivato prima il Bossi jr. che così ha conservato però il posto al carroccio. L’altra, già predestinata allo “scarroccio”, è perciò scontato che manterrà quello istituzionale, per la serie barbari regnanti. A ben pensarci anche i “sognanti” mica scherzano. Il Maroni rompente, oggi capo della pulizia, ieri della Polizia, nella sua qualità di ministro dell’Interno nella vicenda Rubirubacuori, proclamò ufficialmente l’assoluta trasparenza del presidente del consiglio, giurando che tutta la procedura era stata rispettata. Giunse perfino a querelare il Pm del Tribunale minorile che aveva osato dissentire dalla versione. Stante il fatto che quel presidente del consiglio oggi è imputato (anche) per quella faccenda, quali altre barbarie, mentre lui sogna, occuperanno ancora i nostri incubi?


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