“La magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana”. Con una vergognosa dichiarazione Berlusconi viola il silenzio elettorale

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Se ci fossero ancora dei dubbi sulla priorità che il nuovo parlamento dovrà trasformare in legge basta la cronaca della giornata di ieri: il presidente (onorario…) del Milan, giunto al centro sportivo di “Milanello”, per salutare la sua squadra ha incontrato i giornalisti ma invece di commentare l’ascesa in serie A del suo team o di pronosticare il risultato del derby di oggi Berlusconi è tornato a parlare di politica rompendo di fatto il silenzio elettorale. E se la forma è stata palesemente compromessa la sostanza è ancora più grave con la vergognosa dichiarazione rilasciata ai cronisti: “la magistratura è una mafia più pericolosa della mafia siciliana”. Fin da quando Articolo21 è nata (nel 2001) ha messo al primo posto delle sue battaglie quella di una legge chiara e rigorosa sul conflitto di interessi. Ed è anche il primo dei 6 punti della dichiarazione comune che abbiamo chiesto di sottoscrivere, l’8 febbraio presso la Fnsi, a 43 candidati di diverse liste. Ieri abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che una legge sul conflitto di interessi è La priorità. Quanto poi alla dichiarazione in sé purtroppo non c’è di che stupirsi visto che viene da un personaggio che ha definito Vittorio Mangano un eroe  e che ha fatto di tutto per delegittimare e offendere la magistratura e per salvarsi dai processi a colpi di leggi ad personam. Possiamo solo sperare che lunedí 25 febbraio sia il giorno della Liberazione da un ventennio di berlusconismo, la principale metastasi per la democrazia del secolo scorso (insieme al fascismo) e dei dodici anni che abbiamo alle spalle.

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