Giornalismo sotto attacco in Italia

Castiglioncello: dal festival di Articolo 21 parte la richiesta per una una commissione parlamentare che chieda giustizia per Mario Paciolla. Il messaggio di sostegno alla Palestina

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Anche da Castiglioncello, dove da due giorni è in corso il Festival di Articolo 21 intitolato “Non è un mondo per giovani” è partito il messaggio a sostegno della Palestina, perché i governi si attivino per fermare il massacro e aprano ai giornalisti che possano testimoniare quello che sta accadendo. Due intensi giorni di incontri molto partecipati nonostante l’inclemenza del meteo che ha costretto il cambio di sede: dal suggestivo anfiteatro all’aperto, all’auditorium al secondo piano del Castello Pasquini, dove nell’ala attigua fino a domenica 31 prosegue la mostra delle opere di Mauro Biani Il segno e l’impegno. Quanto pesa il coraggio? Se n’è parlato con Nico Piro e si è parlato di guerre e di pace con lui che ha scelto da sempre di testimoniare gli ultimi della terra e di dare loro voce. Questa volta invece nel suo libro “Uno strano dono”, che ha presentato al pubblico di Castiglioncello, per la prima volta ha parlato della sua vita personale e di come ha imparato a convivere con la disabilità, trasformandola in un dono che ti fa apprezzare la vita. A seguire Antonio Musella giornalista di fanpage ha presentato l’inchiesta che ha realizzato per raccontare la vicenda di Mario Paciolla, cooperante ONU trovato morto in Colombia nel 2020 in circostanze mai chiarite. Con Antonio c’erano i genitori di Mario: Pino e Anna Paciolla che dal giorno della morte del figlio hanno trasformato il loro dolore in lotta civile, chiedendo verità e giustizia contro silenzi istituzionali e depistaggi. La loro voce è diventata simbolo di resistenza e memoria per chi non accetta che i diritti umani vengano calpestati. Il pubblico è rimasto incollato alle sedie ad ascoltare la loro testimonianza, da Castiglioncello e in particolare da Claudio Marabotti, Sindaco del comune di Rosignano M.mo di cui Castiglioncello è frazione, è partito un impegno preciso. Il Sindaco porterà nel prossimo consiglio comunale di settembre la mozione di principio “Verità e giustizia per Mario Paciolla” in sostegno alla richiesta da parte della famiglia Paciolla, di una commissione parlamentare d’inchiesta affinché sia fatta piena luce su quanto accaduto, perché il lavoro dei cooperanti e degli operatori internazionali va valorizzato e tutelato, non oscurato o archiviato. Venerdì in apertura del festival, si era invece parlato di manosfera, incell e di tutto quel mondo ormai poco sommerso che è il web e i social in cui proliferano piattaforme sessiste e misogine. Un argomento di particolare interesse visto anche i recenti fatti di cronaca che hanno fatto emergere la gogna sessista e la violenza verbale a cui vengono sottoposte, soprattutto sui social network e su alcuni siti, le donne. Coordinato da Elisa Marincola, portavoce nazionale di Articolo 21, l’incontro si è aperto con Maria Filippi Morrione portavoce nazionale del premio Roberto Morrione ha presentato alla platea il Premio e Beatrice Petrella, giovane reporter vincitrice della 13° edizione con il podcast “Oltre” un’inchiesta sul mondo incel (i celibi involontari) uomini che si uniscono in comunità online e odiano le donne perché ritengono che loro non permettano loro di raggiungere la felicità. Con Beatrice ha partecipato Jonathan Zenti autore e designer di podcast che ha supportato Beatrice Petrella nella “costruzione”del podcast. A tirare le conclusioni, la professoressa Milena Meo, sociologa studiosa del fenomeno e coautrice con Antonio Tramontana del libro “Nel nome del genere. Ideologie, strategie di legittimazione e nuove alleanze politiche della destra radicale italiana” (Franco Angeli editore) che ha analizzato dal punto di vista sociologico l’inquietante fenomeno che con violenza misogina oggettualizza le donne e i loro corpi.

Stasera, domenica 31 agosto, alle 21:30, il festival chiude, se le condizioni meteo lo concederanno, all’anfiteatro all’aperto nel bel parco di Castello Pasquini con Le parole sono pietre? Una domanda che è già una risposta. Ci saranno Iside Castagnola, Roberto Natale ed Enzo Nucci che racconteranno La carta di Assisi per i bambini e le bambine, il manifesto contro i linguaggi d’odio al tempo della rete, (primo firmatario Papa Francesco) che riprende i principi e i contenuti per una “buona comunicazione” già presenti ne La Carta di Assisi. Le parole sono pietre promossa dall’associazione Articolo 21 e dalla Tavola della Pace, e sottoscritta dall’Ordine dei giornalisti ed altri organismi di categoria. Uno strumento prezioso per le famiglie e per una diffusione della cultura delle parole di pace

Ne parliamo con: Iside Castagnola Avvocata esperta in tutela dei minori, Roberto Natale Giornalista, Consigliere amministrazione della RAI e già direttore di RAI per la Sostenibilità. Coordina: Enzo Nucci Giornalista, giá corrispondente RAI per l’Africa subsahariana, docente di Giornalismo d’inchiesta all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e autore di Africa contesa.


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