“È da circa un anno che non ho ottenuto il rinnovo della mia tessera stampa turca, necessaria per la mia attività giornalistica, pubblica, in Turchia in qualità di corrispondente di Radio Radicale. Da un anno non riesco ad ottenerla nonostante i numerosi solleciti da me inoltrati sia alla Direzione delle Comunicazioni turche presso la presidenza della Repubblica sia alla nostra ambasciata ad Ankara. Finora ho ricevuto solo rassicurazioni tramite sede diplomatica, ma senza alcun riscontro concreto. Già lo scorso anno non potei inoltrare la richiesta della tessera stampa perché per rinnovarla è necessario il documento di “Esenzione dal permesso di lavoro” per gli operatori stranieri da allegare alla documentazione per il rinnovo annuale della carta giornalistica rilasciata dal Direttorato delle Comunicazioni della Turchia.
Sottolineo che il documento di “Esenzione dal permesso di lavoro” viene rilasciato dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale di Ankara ed è appunto necessario per l’ottenimento della tessera stampa.
Quest’anno ho dovuto attendere ben dieci mesi, ma quando l’ho ottenuto era troppo tardi per il rinnovo. Ho dovuto dunque rifare tutta la procedura daccapo per richiedere il documento di esenzione dal permesso di lavoro per il 2026. L’8 novembre scorso ho quindi inoltrato di nuovo la certificazione necessaria. Ma, a 45 giorni dall’invio della documentazione e fino al momento in cui scrivo, non ho ricevuto ancora il suddetto certificato, mentre gli altri colleghi italiani (Rai e Ansa) l’hanno ricevuto dopo appena tre o quattro giorni. Temo che si ripeta quanto già accaduto nel corso di quest’anno.
Le autorità turche sono molto severe nei controlli dei giornalisti stranieri e dunque temo che possano crearmi seri problemi. In Turchia nell’ambiente giornalistico, in generale, la mia attività è molto apprezzata, seguita con molto interesse anche dall’ambasciatore in persona come da lui stesso riferitomi, soprattutto per la completezza e correttezza di informazione, senza alcuna pavida autocensura, che mi vengono attribuite. Per questo motivo sono ritenuto esposto a maggiori rischi.
Per evitare gravi “complicazioni”, l’ottenimento, quanto prima, del documento di esenzione dal permesso di lavoro e della tessera stampa è necessario. Per questo credo che sia giunto il momento di rendere pubblica tale seria questione e fare una adeguata pressione presso le autorità italiane per la tutela del mio lavoro e della mia incolumità.
Andrò fino in fondo, fino all’ottenimento del certificato di Esenzione dal permesso di lavoro e della tessera stampa turca, ma resta il fatto che un ritardo di tale durata mette a rischio il libero esercizio della mia professione in un Paese con forti criticità e deficit in termini di diritti e stato di diritto come la Turchia. Ho deciso di rendere pubblica questa incresciosa vicenda anche perché sento attorno a me un inquietante isolamento”.
Mariano Giustino, corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia, collaboratore di Huffington Post
